Compravendita di imprese:
nel 2010 il doppio del 2009

Il mercato delle acquisizioni delle aziende (in gergo «M&A» ovvero «mergers and acquisitions») ha segnato una ripresa nel 2010 in provincia di Bergamo, come del resto in Lombardia e in Italia. Lo dice l'annuale rapporto della Kpmg.

Il mercato delle acquisizioni delle aziende (in gergo «M&A» ovvero «mergers and acquisitions») ha segnato una ripresa nel 2010 in provincia di Bergamo, come del resto in Lombardia e in Italia.

Secondo l'annuale rapporto della Kpmg, che censisce le operazioni rese pubbliche (escluse quelle relative a procedure concorsuali), in Bergamasca c'è stato un raddoppio delle operazioni rispetto al 2009, passate da 7 a 15. In calo invece il valore complessivo (da 444 a 380 milioni) anche se il dato va preso con cautela in quanto l'importo non è stato comunicato per tutte le operazioni.

Con questa osservazione di fondo anche in Italia si nota una crescita delle operazioni (da 197 a 279) - peraltro ancora lontane dallo standard del decennio precedente, sempre sopra le 400 all'anno - ma un calo del controvalore (da 34,1 a 19,8 miliardi). In Lombardia invece le operazioni sono passate da 88 a 140, con controvalore sceso da 9,86 a 8,75 miliardi.

La compravendita più importante dell'anno, in riferimento al M&A bergamasco, è stato l'acquisto da parte di Ubi di una quota del 7% di Banca Carime per 111 milioni. L'operazione nel febbraio di un anno fa rientrava nel più ampio riassetto delle partecipazioni all'interno degli accordi di bancassicurazione con Aviva.

Altre due operazioni del 2010 hanno avuto un importo superiore ai 50 milioni: la crescita della quota Unifind in Gewiss anche attraverso un'Opa e l'acquisizione del controllo della Olmi di Suisio da parte del gruppo svedese Alfa Laval.

Tutti i dettagli su L'Eco di Bergamo del 3 febbraio

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