Erredue, sempre più crisi
Si sfila anche la Sintofarm

Meno di un anno e mezzo fa la multinazione Archimica usciva di scena, vendendo il sito di Isso ad Erredue. «Da allora - si legge in un comunicato della Cgil - , per i 56 lavoratori dell'azienda farmaceutica sono cominciati i guai: cassa integrazione ordinaria, ritardato pagamento degli stipendi, mancato versamento delle quote relative alla previdenza integrativa e pensionistica e delle spese mediche, fino alla sospensione della fornitura elettrica al sito, durante un turno di lavoro, perché non era stata pagata».

«Un vero calvario», dicono alla Filctem Cgil, cioè una serie di difficoltà che sembrava potesse finire con l'interessamento di Sintofarm, storica azienda emiliana specializzata nel commercio di prodotti chimici, con cui si è giunti alla stipula dell'affitto di ramo d'azienda a partire dal 1° febbraio scorso e per tre mesi, in attesa di formalizzare l'operazione di acquisto della maggioranza delle quote societarie. Ora, però, quella che sembrava l'azienda giusta per rimettere in piedi il sito di Isso ha deciso di «sfilarsi» dall'affare.

Lo ha comunicato lunedì mattina alla RSU e alla Filctem Cgil. Per questo motivo, da martedì 15 febbraio (dalle 6 del mattino) parte uno sciopero ad oltranza con presidio davanti ai cancelli: lo hanno deciso poco fa lavoratori in assemblea. «Con l'incontro di stamani si è consumata l'ennesima e definitiva bastonata nei confronti dei lavoratori della Erredue di Isso» hanno detto poco fa Massimiliano Ratti della Filctem-Cgil e Angelo Fratelli, Stefano Rizzoli e Giuseppe Tonoli della RSU.

«Prima i guai della gestione Erredue, sempre accompagnati da dichiarazioni dell'azienda in cui venivano esposti progetti e programmi produttivi, nella maggior parte dei casi mai concretizzati. Poi, con 'inizio del 2011, è arrivato l'interessamento di Sintofarm che si rendeva disponibile ad entrare a far parte della società per farla ripartire, facendola diventare il proprio sito produttivo. Nell'ultima settimana, però, l'azienda emiliana dice di essersi resa conto che molte delle condizioni che gli erano state prospettate all'avvio del ramo d'azienda non esistono più e che molti progetti di Erredue sarebbero altamente aleatori. Inoltre, l'investimento necessario a rimettere in sesto il sito, abbandonato anche dal punto di vista della manutenzione, si sarebbe rivelato troppo oneroso. Nella sostanza, ci hanno scaricato. Ma ci chiediamo: se fin dall'estate scorsa Sintofarm aveva accesso ai libri contabili di Erredue, come ha fatto a non accorgersi delle dimensioni economiche dell'investimento da fare?».

La Filctem-Cgil ha già contattato in merito al destino della Erredue il sindaco di Isso, Gianpietro Boieri, e ha chiesto al primo cittadino di contribuire alla promozione di un incontro con l'assessore provinciale alla Formazione e al Lavoro, Enrico Zucchi.

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