Materassino per le mucche
E il latte migliora di qualità

È tutto bergamasco l'innovativo materassino per vacche chiamato «Formula», che sarà premiato alla Fiera internazionale «BioEnergy Italy». Uno speciale materassino che aumenta il benessere della mucca e di conseguenza la produzione di latte.

È tutto bergamasco l'innovativo materassino per vacche chiamato «Formula», che sarà premiato alla Fiera internazionale «BioEnergy Italy», il 19 marzo a Cremona. Uno speciale materassino che per le sue elevate caratteristiche di comfort e igiene per i bovini, aumenta il benessere della mucca e di conseguenza la produzione di latte. E, ciò che conta di più, aumenta la qualità del latte prodotto.

Una novità nel settore zootecnico, attualmente in via di sperimentazione in 5 allevamenti della Bergamasca, soprattutto per alcune peculiarità legate al materiale utilizzato. «L'ideazione, la realizzazione e la sperimentazione di questo nuovo materassino è frutto di una collaborazione fra imprese bergamasche – spiega Bortolo Ghislotti, detto Ciccio, titolare della Irim di Ghisalba, creatrice del prodotto -. Con la nostra esperienza di quasi 25 anni nel settore zootecnico, impegnati nella installazione e riparazione di impianti di mungitura, abbiamo cercato di unire le esigenze delle vacche con quelle degli allevatori. Abbiamo così ideato un materassino che fosse comodo, sicuro e igienico per i bovini, ma anche pratico e funzionale per gli allevatori».

Il materassino infatti garantisce un minore spreco della paglia, usata per le cuccette delle mucche, assicurando un risparmio di manodopera nella gestione, nonché nella pulizia della stalla. «La principale novità del prodotto è però nel materiale utilizzato, perché per la realizzazione di questi materassini ci siamo rivolti ad una azienda esperta nel settore plastico, la Aeroplastik di Casnigo, che fabbrica sedili, materassi, e sedie per persone. Difatti altri tipi di materassini realizzati con diversi materiali hanno dato in passato pessimi risultati, perché addirittura recavano danno alle vacche nei punti di maggior sfregamento». Una vacca da latte si alza in media 20 volte al giorno per mangiare, bere, defecare o essere munta, mentre il resto del tempo lo passa sdraiata. Ogni volta che si sdraia circa due terzi del suo peso vengono distribuiti solo sulle ginocchia anteriori e, se la zona d'impatto è rigida, viene causato un trauma che porta l'animale a coricarsi di meno, rallentando il suo ciclo vitale ged esponendolo a rischio di infezioni. Sulla base di queste considerazioni è stato quindi ideato un materassino soffice a due strati: una parte esterna in materiale termo plastico morbido con «memoria di forma» per un elevato comfort.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 5 marzo

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