Italcementi, in impianti 700 milioni all’anno

Il piano d’investimenti quadriennali non esclude acquisti Pesenti: «Guardiamo tutto, ma a volte costa meno costruire»

Il 2006 per l’Italcementi si è chiuso con risultati mai raggiunti prima, con ricavi a 5,8 miliardi, un margine operativo lordo di 1,4 e un risultato d’esercizio di 651 milioni. Il gruppo punta a replicare i risultati nel 2007, anche se - ha ricordato il presidente Giampiero Pesenti durante l’assemblea di bilancio - «solo gli analisti sono convinti che la crescita debba essere senza lineare e senza sbalzi».

Le prospettive secondo il consigliere delegato Carlo Pesenti sono per il 2007 di un mantenimento dei margini in valore assoluto sui livelli del 2006. A frenare sono ancora i costi energetici, fondamentali per un’industria come quella del cemento. «Sono aumentati nel 2006 dell’11% per l’elettricità e del 12,5% per i combustibili e ci attendiamo che anche nel 2007 salgono del 10%: per questo puntiamo sull’autoproduzione elettrica» - ha commentato il consigliere Carlo Pesenti, non preoccupato invece dallo «sboom» dell’edilizia americana. «Negli Stati Uniti sta calando la domanda nel residenziale, ma il non residenziale e le infrastrutture controbilanciano - osserva -. Al momento non sembra che gli altri mercati si stiano facendo contagiare: in Europa il settore cresce e vanno bene, con l’eccezione della Thailandia per le turbolenze politiche, i mercati emergenti, a conferma dell’importanza della diversificazione geografica».

Per continuare la crescita l’Italcementi punta su questo e sugli investimenti. «In impianti ne prevediamo per 650-700 milioni di euro l’anno per i prossimi quattro anni» - ha dichiarato Carlo Pesenti, osservando che questo è un livello compatibile con lo sviluppo per acquisizioni. Si profila quindi un’accelerazione di una tendenza già in atto.

(19/04/2007)

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