In cucina siamo sempre più pigri:
imprese di cibi precotti in aumento

I lombardi in cucina? Sempre più frettolosi e pigri. Aumentano infatti del 10,8% in un anno le imprese regionali che si occupano della produzione di piatti pronti, cibi precotti e da asporto, passando da 3.500 a quasi 4.000 attività.

I lombardi in cucina? Sempre più frettolosi e pigri. Aumentano infatti del 10,8% in un anno le imprese regionali che si occupano della produzione di piatti pronti, cibi precotti e da asporto, passando da 3.500 a quasi 4.000 attività.

Un incremento che porta al 40,4% l'incidenza delle imprese del «già pronto» sul totale del comparto alimentare lombardo. Ma in generale è l'intero settore alimentare e delle bevande a far registrare performance positive: +4,1% in Lombardia (contro il +2,5% in Italia), con picchi del +13,9% nella provincia di Monza-Brianza, del +8,3% a Lecco e +7,8% a Lodi.

Un quarto delle imprese legate all'alimentazione si concentra nella provincia di Milano (26,6%), seguita da Brescia con il 14,2% e da Bergamo con l'11,6%.

Tra i settori più dinamici, in prima fila si collocano proprio le attività di produzione di pasti e piatti preparati (+36,4% tra 2009 e 2010), davanti alle imprese di omogeneizzati e alimenti dietetici (+26,1%) e i birrifici (+21,4%). In rialzo del 10% anche le imprese che producono mangimi per animali domestici.
 
Province e loro specialità
Tra le principali specializzazioni delle province lombarde,  troviamo a Mantova la lavorazione e conservazione delle patate (100% del totale Lombardia), a Brescia la produzione di vini da uve (22,5%), a Milano i birrifici (20,6%) e la ristorazione da asporto (27%), la lavorazione delle granaglie a Pavia (+21,7%).

I dati emergono da un'elaborazione della Camera di commercio di Milano su dati registro imprese al quarto trimestre 2009 e 2010.  

Tutte le cifre nel file allegato

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