Nitrati, è «allarme rosso»
per allevatori e agricoltori

«Va intrapresa un'azione congiunta tra istituzioni e mondo agricolo, che consenta all'Unione europea di modificare una disciplina nata in un'ottica che mal si addice alla situazione del nostro Paese». Lo ha detto il vicepresidente e assessore all'Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli.

«Va intrapresa un'azione congiunta tra istituzioni e mondo agricolo, che consenta all'Unione europea di modificare una disciplina nata in un'ottica che mal si addice alla situazione del nostro Paese». Lo ha detto il vicepresidente e assessore all'Industria e Artigianato di Regione Lombardia Andrea Gibelli in merito al problema dei nitrati, che coinvolge anche gli allevatori e gli agricoltori lombardi.

«Questa situazione - ha continuato Gibelli - rischia di mettere in ginocchio almeno il 50 per cento del settore zootecnico lombardo. È per questo che si rende necessaria, attraverso studi e ad analisi adeguati, la modifica di un orientamento che rischia ancora una volta di penalizzare il nostro sistema produttivo in campo agro-alimentare a favore dei sistemi produttivi nord-europei».

«Va quindi dato ampio sostegno - ha proseguito l'assessore - all'azione delle 5 Regioni (Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Piemonte ed Emilia Romagna) come recentemente indicato dall'assessore all'Agricoltura di Regione Lombardia Giulio De Capitani alla Conferenza Stato-Regioni, in cui si è trovata la convergenza anche degli assessori all'Agricoltura di tutte le relative 5 Regioni».

«Così com'è il tema dei nitrati - ha concluso il vicepresidente - non può trovare applicazione attraverso l'esclusivo utilizzo dello strumento derogatorio. Va avviata quindi una campagna politica a tutti i livelli, coinvolgendo il nostro Governo e in primo luogo il Ministero dell'Ambiente, così che diventi, insieme al Ministero dell'Agricoltura, parte attiva».

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