Nino Grumelli Pedrocca lascia
Il Consorzio Valcalepio a Rota

Enrico Rota, 42 anni, titolare della «Quattroerre» di Torre de' Roveri è il nuovo presidente del Consorzio tutela vino Valcalepio. Succede al conte Bonaventura Grumelli Pedrocca, che ha ricoperto la carica di presidente per oltre trent'anni.

Enrico Rota, 42 anni, titolare con i fratelli della Quattroerre di Torre de' Roveri, azienda leader in Bergamasca nella distribuzione di vini e bevande, è il nuovo presidente del Consorzio tutela vino Valcalepio. Resterà in carica per i prossimi tre anni. Succede al conte Bonaventura Grumelli Pedrocca, uno degli storici fondatori del Consorzio nel 1976 e ininterrottamente suo presidente per oltre 30 anni.

La scelta di Enrico Rota alla presidenza è stata decisa nella riunione di mercoledì sera del nuovo Consiglio di amministrazione, a sua volta eletto dalla assemblea dei soci che si era svolta nella sede del Consorzio, a San Paolo d'Argon, il 30 maggio scorso. Il Consiglio ha deliberato soltanto la nomina del presidente, rimandando a una prossima convocazione la distribuzione degli altri incarichi. Con Enrico Rota fanno parte del nuovo Consiglio di amministrazione altri dodici consiglieri: Giovanna Balestreri (azienda La Rocchetta di Villongo), Marco Bernardi (La Tordela di Torre de' Roveri), Giancarla Bonaldi (Cascina del Bosco di Petosino), Giovanni De Ferrari (Lurani Cernuschi di Almenno San Salvatore), Maurizio Ginami (Tallarini di Gandosso), Gianni Guffanti Scotti Pesenti (Scotti di Mapello), Luigi Invernici (La Collina di Grumello del Monte), Pietro Lussana (Il Castelletto di Scanzorosciate), Emanuele Medolago Albani (Medolago Albani di Trescore), Angelo Pecis (Pecis di San Paolo d'Argon), Franco Plebani (Calepino di Castelli Calepio), Marco Varinelli (Vabenos di Gandosso). Revisori dei conti: Gualtiero Baresi, Pierluigi Cocco, Battista Locatelli.

«Era giusto – commenta il conte Grumelli Pedrocca - che lasciassi la presidenza dopo tanti anni e si trovasse una alternativa. La scelta di Enrico Rota mi sembra positiva. Potrà continuare a lavorare per il consorzio unicamente nell'interesse dei soci e del vino bergamasco, senza interferenze esterne.».

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