Sciopero alla Fonderia Augusta
Il corteo entra a Costa di Mezzate

Prosegue la lotta dei lavoratori della Fonderia Augusta di Costa di Mezzate. Questa mattina, molti dei lavoratori dello stabilimento sono scesi in strada, per una manifestazione che ha portato quasi nel centro del paese la protesta della fabbrica, in attesa da tre anni che venga rinnovato il contratto integrativo aziendale.

Al mancato confronto su temi più strettamente sindacali, vanno sottolineati, come fanno FIM e FIOM, insieme alla RSU, in un documento distribuito alle persone che il corteo ha incontrato, “i comportamenti arroganti di questa direzione. Basti ricordare l'uso sbrigativo e ingiustificato di provvedimenti disciplinari molto pesanti, l'adozione di un regolamento interno che sembra copiato da qualche istituto di pena (si arriva infatti a vietare l'allontanarsi dal posto di lavoro anche solo per bere acqua e si introducono restrizioni anche per i bisogni fisiologici”.

“Si riscontra negli ultimi giorni – racconta Marco Tebaldi della FIM CISL - anche un modo di porsi moralmente ricattatorio verso i lavoratori che da tempo avevano concordato le ferie per recarsi nei paesi di origine (molti degli operai provengono da paesi extracomunitari), mettendo in discussione impegni già concordati”.

“Servono impegni concreti che riconoscano nei fatti il contributo importante dato in questi anni dai lavoratori per far crescere l'azienda e per uscire dalla crisi in modo positivo”. Anche durante il pomeriggio, i lavoratori si sono fermati per un'ora di sciopero, così come concordato nell'ultima assemblea. A nome dei lavoratori, la RSU e le Organizzazioni Sindacali ribadiscono la disponibilità alla discussione di proposte costruttive e concrete tali da prendere nella giusta considerazione le richieste avanzate ricercando spazi di mediazione che superino rigide chiusure di principio.

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