Crisi Pansac, resta in piedi
l'amministrazione straordinaria

«Faremo di tutto per salvare Pansac International». Così l'ad Stefano Lupi ha cercato di rassicurare i sindacati durante l'incontro di mercoledì 16 novembre al ministero dello Sviluppo economico nel momento più drammatico per le sorti del gruppo.

«Faremo di tutto per salvare Pansac International». Così l'amministratore delegato Stefano Lupi ha cercato di rassicurare i sindacati durante l'incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico nel momento più drammatico per le sorti del gruppo specializzato nella produzione di imballaggi in plastica.

«L'azienda ha ribadito che di colpo le banche hanno chiuso i rubinetti dei finanziamenti - spiega Luciano Bartolomei di Femca-Cisl, presente a Roma - ma che ad oggi non ci sono pericoli di fallimento. Occorre però dare risposte rapide sia sul fronte dell'occupazione, sia su quello degli ammortizzatori, cercando una via d'uscita prima che la situazione precipiti».

Dalla società è anche arrivata la conferma che esistono al momento trattative per la cessione dei singoli rami di azienda, ma ancora nulla di definito. Una situazione in rapida evoluzione quindi, che lunedì scorso ha portato alla chiusura-choc dei cinque stabilimenti (oltre a Zingonia, quelli di Mira, Marghera, Portogruaro e Ravenna), ma che potrebbe portare a nuovi sviluppi nelle prossime settimane, al punto che le parti, sotto il coordinamento del dirigente del ministero Gianpietro Castano, si rivedranno a Roma il 29 novembre.

Prima, giovedì 24 è in programma un Cda della società, mentre già oggi a Zingonia, dove è in corso un presidio permanente, è in programma un'assemblea in cui i sindacati spiegheranno gli sviluppi ai lavoratori. Intanto, se le ipotesi più pessimistiche potrebbero allontanarsi, resta sicuramente in piedi la strada che potrebbe condurre a una amministrazione straordinaria con gestione commissariale.

Leggi di più su L'Eco di giovedì 17 novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA