Lavoro, chiude Fiber ad Arcene:
cassa speciale per 43 lavoratori

Ancora brutte notizie per il mondo del lavoro. La Fiber - dispositivi elettromeccanici ed elettronici per l'automazione industriale - annuncia la cassa straordinaria per 43 dei suoi dipendenti su 51 e la cessazione dell'attività produttiva ad Arcene.

Ancora brutte notizie per il mondo del lavoro. La Fiber, che progetta e produce dispositivi elettromeccanici ed elettronici per l'automazione industriale annuncia la cassa straordinaria per 43 dei suoi dipendenti su 51 e la cessazione dell'attività produttiva ad Arcene.

Una decisione inaspettata, presa dall'azienda dopo tre incontri ravvicinati con il sindacato, dove però, fino a pochi giorni fa si era parlato solo di cassa ordinaria, senza l'incubo di un'imminente chiusura. Ora però Fiber, in perdita dal 2008, visto la grave situazione di mercato, ha cambiato idea.

«Il paradosso è che - spiega Simone Grisa di Fiom-Cgil - la produzione non in ribasso, al punto che, nonostante 30 dipendenti siano fino al 10 gennaio in contratto di solidarietà, si è lavorato quasi a pieni giri». Il piano Fiber prevede la sola permanenza di 7-8 persone legate all'ufficio commerciale di Treviglio, mentre l'attività sarà spostata in parte presso contoterzisti italiani e in parte della Romania, dove è noto il costo del lavoro è molto più basso. Esternalizzazione che peraltro fa parte di una tradizione aziendale, anche se finora non così accentuata.

La notizia, dopo il terzo incontro, è subito trapelata tra i dipendenti che nel pomeriggio hanno inscenato una manifestazione di protesta davanti alla sede. «Quello che li amareggia di più - aggiunge Grisa - è che la direzione, in presenza di questa drammatica notizia, li ha pure invitati al brindisi natalizio aziendale con tanto di auguri e panettone».

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