Pitti sfida la crisi con la qualità
Presenti una ventina di aziende Bg

In un momento difficile per il comparto della moda, Pitti Immagine Uomo resta una delle vetrine più importanti per le aziende presenti. Come quelle bergamasche, che attraverso il salone fiorentino puntano sull'export e cercano di espandersi soprattutto nei mercati asiatici.

In un momento difficile per il comparto della moda, Pitti Immagine Uomo resta una delle vetrine più importanti per le aziende presenti. Come quelle bergamasche, che attraverso il salone fiorentino puntano sull'export e cercano di espandersi soprattutto nei mercati asiatici, Giappone in testa e Cina, e dell'Est, vedi Russia.

Questo presentando prodotti che puntano sul made in Italy, sull'alta qualità dei materiali, sull'attenzione ai dettagli e sulla personalizzazione. Caratteristiche che, secondo gli espositori orobici, sono le nuove richieste di un mercato sempre più esigente, selettivo e tendente al lusso.

Pitti Immagine Uomo, dedicato all'autunno-inverno 2012-2013, parte quindi da queste premesse e apre i battenti martedì 10 gennaio per l'81ª edizione che si chiude venerdì. Quattro giorni che mettono in scena 1.072 marchi (il 38% esteri) alla Fortezza da Basso, a cui si aggiungono le 70 collezioni donna protagoniste a Pitti W alla Dogana.

Senza contare il pubblico di compratori: all'ultima edizione di Pitti Uomo, su un totale di oltre 30 mila visitatori, sono stati 23.100 i buyer arrivati a Firenze, in rappresentanza di tutti i negozi e i department store più importanti del mondo.

In questo quadro si inseriscono una ventina di aziende bergamasche: dalle camicie sartoriali e dal mood vintage di Emanuele Maffeis alla maglieria leggerissima e dai materiali pregiati di Scaglione; dalla new entry negli accessori di Dmd Helmet, che presenta una collezione di caschi che celebrano gli anni Settanta, fino ai blouson in felpa trapuntati in seta di Capobianco di Zanica.

Poi ci sono le linee casual di Etiqueta Negra e Tortuga Academy, brand della Indas di Medolago, mentre Mazzoleni Gloves di Mozzo spinge sull'animalier e su un servizio sempre più improntato alla personalizzazione. E ancora: sono presenti alla kermesse le camicie a marchio Sonrisa della V&V Italian Style di Alzano Lombardo, realizzate con trattamenti e scelte stilistiche che soddisfino sia il gusto più classico che quello più innovativo; i capi in cashmere della International Trading, che propone giacche slavate anche effetto vintage; il Maglificio Dalmine, altra azienda che scommette sul cashmere e che quest'anno scommette sul supercashmere; Salfra, più orientata sullo stile country e Essenza, che con il marchio Yes Zee propone capispalla, jeans colorati e maglie di lana «pesanti».

E se Trussardi è stato il protagonista della manifestazione dello scorso anno, in occasione dei festeggiamenti per il centenario della maison del levriero, questa volta ospite speciale è Valentino, tanto che mercoledì sera, a Palazzo Corsini, Maria Grazia Chiuri e Pierpaolo Piccioli presenteranno , in anteprima, la collezione uomo autunno-inverno, scegliendo così Firenze anziché la tradizionale Parigi.

Sono numerose, poi, le iniziative collaterali: dalle sfilate di Andrea Pompilio e Emiliano Rinaldi, vincitori di «Who is on next Uomo 2011», alla seconda edizione di «Vestirsi da uomo», manifestazione sul tema dell'eleganza che espone capi e collezioni di un gruppo di aziende italiane, fino, ad esempio, alla presentazione da parte di Gherardini de «La Pretiosa» di Leonardo, rielaborazione di un disegno del genio del Rinascimento per una borsa omaggio alla città di Firenze.

Da segnalare anche la partecipazione di McQ, contemporary line di Alexander McQueen, e il debutto di Jimmy Choo che approda a Pitti per la prima volta.

Fabiana Tinaglia
Francesca Belotti

Leggi su L'Eco di martedì 10 gennaio le due pagine sull'argomento con tutte le aziende bergamasche presenti a Pitti Uomo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA