Costo del denaro, leggero calo :
ma per le aziende il conto è salato

Piccola correzione, a dicembre, per il costo del denaro applicato alle Pmi bergamasche. Una correzione indotta dal taglio dei saggi applicato dalla Banca centrale europea a dicembre (un quarto di punto). Resta invece invariato il valore del tasso massimo: 12,50%.

Piccola correzione, a dicembre, per il costo del denaro applicato alle Pmi bergamasche. Una correzione indotta dal taglio dei saggi applicato dalla Banca centrale europea a dicembre (un quarto di punto), che ha avuto come ripercussione una limatura dei saggi applicati dalle banche alle aziende orobiche che si è concentrata in particolare sui tassi medio e minimo per gli anticipi in conto corrente così come per gli anticipi in salvo buon fine.

A fine dicembre, infatti, la rilevazione del Punto Finanziario di Confindustria Bergamo ha segnalato una flessione di un decimo di punto sul tasso medio degli anticipi in conto corrente giunto così al 7,40% e, della stessa misura per il tasso minimo: che si è fissato così a quota 4,6%. Resta invece invariato il valore del tasso massimo: 12,50%.

Per quanto riguarda l'andamento dei saggi applicati nei contratti salvo buon fine, il tasso medio abbandona il 4% passando a quota 3,90%, mentre il tasso minimo scende dal 2,20 al 2,10%. Per il saggio massimo degli anticipi su fatture, il tasso massimo, invece, segna un balzo di quasi mezzo punto, portandosi dal 7% al 7,40%.

Per il costo del denaro sul territorio bergamasco il 2011, per le aziende, appare assai «salato». Il rally mensile (così come si usa dire per l'andamento borsistico) vede concentrarsi il punto di massimo rincaro propri nell'ultima fase dell'anno. In definitiva una certificazione concreta di come la situazione economica risulti assai deteriorata proprio nell'ultima scena del 2011.

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