Energia elettrica, una mazzata
Rincaro del 6,5% per le aziende

Nel 2012 le 823.620 imprese lombarde dovranno pagare allo Stato un caro bolletta di oltre 17,4 milioni, è il primo spaventoso aumento deciso dal governo con la neutralizzazione delle Province. Lo dice la Provincia di Bergamo in un comunicato. Nella nostra provincia +6,5%.

Nel 2012 le 823.620 imprese lombarde dovranno pagare allo Stato un caro bolletta di oltre 17,4 milioni di euro, questo è il primo spaventoso aumento deciso dal governo Monti in concomitanza con la neutralizzazione delle Province. Lo dice la Provincia di Bergamo in un comunicato. Nella nostra provincia +6,5%.

I dati - continua il comunicato - emergono da uno studio sull'addizionale dell'energia elettrica nel passaggio del tributo dalle Province allo Stato. L'aumento della tariffa è stato deciso dal Ministero dell'Economia con un decreto del 30 dicembre scorso in ordine alla determinazione dell'aliquota dell'accisa sull'energia elettrica impiegata, per qualsiasi uso, in locali e luoghi diversi dalle abitazioni.

Tale addizionale, passando da provinciale a statale, dal 1° gennaio 2012 è salita a 0,0121 euro, cioè 12,1 euro in più per 1.000 chilowattora di consumo. «Per le aziende bergamasche, il caro bolletta voluto dal Governo è del 6,5%, una vera e propria stangata che colpirà tutto il tessuto produttivo - afferma il presidente della Provincia di Bergamo Ettore Pirovano -, in particolare ne risentiranno le aziende artigiane, che proprio sull'energia elettrica basano lo svolgimento della loro attività».

«Sia chiaro che questo ulteriore balzello nulla ha a che vedere con la Provincia di Bergamo che, invece, vede venire meno l'entrata dell'addizionale sull'energia elettrica per un importo di 17 milioni di euro. Ancora una volta - rincara la dose il presidente - si aumentano le tasse e si riduce il federalismo fiscale».

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