Confindustria, Riello lascia
In corsa Bombassei e Squinzi

Andrea Riello esce dalla corsa alla presidenza di Confindustria. Non è un colpo di scena in quella che già si presentava come una sfida a due tra Giorgo Squinzi e Alberto Bombassei.

Andrea Riello esce dalla corsa alla presidenza di Confindustria. Non è un colpo di scena in quella che già si presentava come una sfida a due tra Giorgo Squinzi e Alberto Bombassei.

Candidato dagli industriali veneti Riello ha annunciato "un passo di lato"; perchè "in questo momento difficile, due candidati bastano e avanzano" e va auspicato che si arrivi "un atto unitario".

Diversi, nelle idee ma anche nello stile e nelle strategie, Giorgio Squinzi e Alberto Bombassei portano avanti la loro sfida confrontandosi con gli industriali sul territorio; il primo oggi in Toscana, il secondo in Veneto. Squinzi, attento al confronto interno, schivo nelle dichiarazioni pubbliche, ha incontrato gli imprenditori toscani a Firenze: in un "incontro molto fattivo e cordiale" - spiega una nota - "ha illustrato le proprie idee recependo dai suoi interlocutori importanti indicazioni di merito per quello che sarà il vero e proprio programma per Confindustria qualora venisse prescelto per la Presidenza".

Programma da "condividere con la base". Linea rispettosa delle procedure interne per un candidato che si presenta in una posizione di continuità con la presidenza di Emma Marcegaglia. È presto, secondo l'iter previsto in Confindustria, per parlare di programmi; al momento ancora non ci sono candidature ufficiali in attesa del lavoro dei "tre saggi" della Commissione di designazione.

Anche in questo Alberto Bombassei, che gioca la sua partita anche su una ribalta pubblica, si presenta nel segno della discontinuità. Ha rotto le consuetudini presentando in anticipo un suo programma, e sottolinea il diverso approccio: "Non conosco le analoghe considerazioni fatte dall'altro candidato Squinzi, quindi quando le esporrà si giudicherà". Lo ha detto a Mogliano, dove ha incontrato gli industriali veneti. Ha auspicato "un confronto civile tra idee". E quanto all'orientamento del Veneto è stato contento del clima che ha percepito sulla sua candidatura e lo ha sottolineato spiegando di sentirsi, dopo la scelta di Riello, "più vicino a mantenere la maggioranza dei consensi nel territorio".

Dell'uscita di Riello è "molto dispiaciuto" il presidente del Veneto, Luca Zaia, che vorrebbe una candidatura veneta. Di Bombassei il presidente onorario di Cir e presidente del gruppo editoriale L'Espresso, Carlo De Benedetti, dice che "ha le caratteristiche per essere un grande presidente. È un grande imprenditore, basta guardare la Brembo, come presidente di Confindustria lo giudicheremo se verrà eletto".

Lo attacca la Fiom: "uno dei candidati alla presidenza di Confindustria - dice di Bombassei il leader della metalmeccanici Cgil, Maurizio Landini - ha nel suo programma non solo l'abolizione dell'art.18 ma anche il fatto che per far rientrare Fiat in Confindustria tutti devono assumere il modello della Fiat".

Paolo Rubino - (ANSA)

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