Edilizia, 9 mila addetti fermi:
tutta colpa del freddo polare

Come se non bastasse la feroce crisi in corso, l'edilizia bergamasca deve fare i conti con il gelo polare e la neve che ha paralizzato in questi giorni i cantieri: 8, 10, anche 12 gradi sottozero, temperature proibitive.Fermi almeno 9 mila addetti.

Come se non bastasse la feroce crisi in corso, l'edilizia bergamasca deve fare i conti con il gelo polare e la neve che ha paralizzato in questi giorni i cantieri: 8, 10, anche 12 gradi sottozero, temperature proibitive.

Una dopo l'altra le imprese si arrendono, ricorrendo alla cassa ordinaria per i propri dipendenti, causa maltempo. Si parla di circa novemila addetti fermi su oltre ventimila nel picco massimo raggiunto questa settimana. C'è chi si ferma solo per pochi giorni, chi lo fa a singhiozzo, scrutando il cielo, chi si è arreso già dai primi di febbraio.

Ma il momento di massima criticità si è registrato a partire da lunedì scorso: in tanti si sono dovuti arrendere per evitare casi di assideramento, con le dita che nonostante i guanti più spessi, sono a rischio congelamento, con gli attrezzi che cadono e i materiali inuttilizzabili.

Lo stop ha riguardato migliaia di lavoratori, con quasi metà delle aziende che si sono dovute fermare, almeno per qualche giorno. A differenza però di altri territori, molte imprese bergamasche fanno della flessibiliità, specie in questi tempi di crisi, una delle armi migliori.

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