Negozi, non c'è solo la crisi:
58 nuove aperture nel 2011

In cinque anni hanno chiuso i battenti 2.653 esercizi commerciali in Bergamasca. Si parla di un calo del 10,7% dal 2006 a oggi. Eppure c'è chi nonostante la crisi, o forse spinto proprio dalla crisi, si è buttato in un'attività imprenditoriale.

In cinque anni hanno chiuso i battenti 2.653 esercizi commerciali in Bergamasca. Si parla di un calo del 10,7% dal 2006 a oggi: un dato ancor meno rassicurante viene dalla città dove il saldo negativo è del 17%. Hanno abbassato le saracinesche 785 realtà tra bar, ristoranti, ma anche botteghe di alimentari e di abbigliamento o calzature.

Il picco in negativo però si è toccato nel 2010: nell'ultimo anno infatti si è registrata una timida, diciamo pure timidissima ripresa, con un saldo positivo tra aperture e chiusure di 58 unità a livello provinciale e di cinque negozi per la città.

Il 2011 infatti è stato l'anno delle chiusure clamorose di alcuni storici negozi del centro: dal libraio Rossi in via Paglia, al negozio di accessori e borse Diana in via XX Settembre, il Caffè del Colleoni sul Sentierone e le scarpe di Bruschi, e ancora i tappeti di Amadei in via Camozzi, fino alla gastronomia Airoldi di Porta Nuova.

Eppure qualcosa si è mosso anche verso nuove aperture: c'è chi nonostante la crisi, o forse spinto proprio dalla crisi e dalla perdita del proprio impiego, si è buttato in un'attività imprenditoriale legata al commercio. Tanti i giovani.

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