Fabio, allevatore a distanza
«gestisce» 60 capre con l'iPhone

Un allevatore e sessanta caprette. Potrebbero essere i protagonisti di una storia d'altri tempi. Quattro telecamere e un iPhone. E la storia diventa contemporanea e decisamente curiosa. Il protagonista si chiama Fabio Bonzi, ha 29 anni e ha una stalla del tutto particolare.

Un allevatore e sessanta caprette. Potrebbero essere i protagonisti di una storia d'altri tempi. Quattro telecamere e un iPhone. E la storia diventa contemporanea e decisamente curiosa. Il protagonista si chiama Fabio Bonzi, ha 29 anni e ha una stalla del tutto particolare, non solo perché è di recente fattura, completamente in legno, moderna e luminosa, ma perché è, come lui la definisce, «una stalla in tasca».

Si possono tranquillamente definire come «prodigi della tecnologia», in cui le capacità tecniche di esperti di impianti elettrici e connessioni Internet si sono incrociate con le esigenze pratiche del giovane allevatore. Fabio, ovunque si trovi, estrae dalla sua tasca il suo moderno iPhone, un semplice «touch» e sullo schermo le immagini in presa diretta di quattro punti diversi della sua stalla.

Un controllo a distanza che consente a Fabio di avere sott'occhio in ogni momento quello che accade. «Non si tratta di un capriccio tecnologico, – spiega Bonzi – ma della soluzione pratica ad una necessità». Il giovane conduce da solo l'azienda agricola che porta il suo nome, su in mezzo ai boschi, in un luogo splendido, Piazzegotto, una località del Comune di San Giovanni Bianco, a poche decine di metri dal confine con Dossena, che si raggiunge dalla strada che da San Pellegrino porta a Dossena.

Da soli è difficile gestire vita lavorativa e vita privata e si ci aggiungiamo gli impegni amministrativi, come assessore a Dossena, e l'incarico di delegato di Giovani Impresa Coldiretti Bergamo, un «aiutino» tecnologico non guasta.

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