L'agricoltura scende in piazza
Venerdì 27, braccia incrociate

Braccia incrociate, venerdì 27 aprile, fra i lavoratori agricoli di tutto il Paese: i sindacati di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno proclamato uno sciopero di 8 ore contro l'estensione dell'uso dei voucher in agricoltura, prevista nel DDL che riforma il mercato del lavoro.

Braccia incrociate, venerdì 27 aprile, fra i lavoratori agricoli di tutto il Paese: i sindacati di categoria Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil hanno proclamato uno sciopero di 8 ore contro l'estensione dell'uso dei voucher in agricoltura, prevista nel DDL che riforma il mercato del lavoro.

In particolare, le organizzazioni sindacali puntano il dito contro l'art. 11 del DDL della riforma,  che sostituisce l'art. 70 del decreto legislativo n. 276 del 10 settembre 2003. Quello dei voucher è il sistema introdotto quattro anni fa per pagare i lavoratori ad ore con l'obiettivo di tirarli fuori dall'economia sommersa e dal lavoro nero. Nato per le prestazioni “meramente occasionali”, con l'articolo 11 del disegno di legge il voucher può essere utilizzato “nell' ambito di attività di carattere stagionale”, che invece possono durare mesi.

“A venire colpiti dall'estensione dell'utilizzo dei voucher nel settore agricolo saranno i lavoratori agricoli avventizi, quelli che, per il tipo di lavoro, sono occupati circa 6 mesi all'anno e nel resto del tempo oggi possono chiedere la Disoccupazione speciale agricola” spiega Stefano Previtali, segretario generale provinciale della FLAI-CGIL di Bergamo. “Si tenga presente che, dalle liste a cui essi si devono obbligatoriamente iscrivere, nella nostra provincia sui circa 2.000 lavoratori agricoli gli avventizi raggiungono quota 800. Temiamo, dunque, che l'introduzione dei voucher in agricoltura non porterà nuovo lavoro, bensì più precarietà nel settore. Il rischio è che parte dei lavoratori agricoli passerà ad un'area di precarietà estrema, perdendo diritti previdenziali su cui oggi possono contare”.

Nella giornata dello sciopero a livello regionale è stato organizzato un presidio, a partire dalle ore 11 davanti al Palazzo della Prefettura di Cremona, in Corso Vittorio Emanuele II n.17. Da Bergamo partirà una delegazione di sindacalisti e lavoratori.

Sul tema dei voucher il 19 aprile si è tenuto un breve incontro tra il Ministro del Welfare Elsa Fornero e i tre segretari generali di FAI-FLAI-UILA. È stata l'occasione per illustrare al Ministro le proposte unitarie di modifica della riforma del mercato del lavoro. “Il ministro” si legge in un comunicato unitario nazionale delle tre sigle sindacali di categoria, “ha preso atto delle preoccupazioni espresse e delle proposte formulate da FAI, FLAI e UILA, riservandosi ulteriori riflessioni in merito. Nel corso dell'incontro, a seguito di richieste di approfondimento da parte delle Organizzazioni sindacali, è purtroppo emersa una riduzione ulteriore delle tutele previste per il lavoro stagionale. Infatti, il nuovo trattamento che, nelle idee del Governo, dovrebbe sostituire l'indennità di disoccupazione con i requisiti ridotti (mini Aspi), comporterà una riduzione media dell'indennità spettante al lavoratore che, in molti casi, è di oltre il 30% rispetto a quella attuale. Inoltre, il nuovo sistema di calcolo dei contributi figurativi (art. 24, ultimo comma del ddl lavoro) comporterà un forte taglio, nella migliore delle ipotesi, della prestazione pensionistica se non, addirittura, il mancato raggiungimento al diritto della stessa. La proposta del Governo colpisce diverse centinaia di migliaia di lavoratori di tutti i settori produttivi, compresa l'industria alimentare. FAI, FLAI e UILA hanno chiesto al Ministro un nuovo incontro da tenersi al più presto ma, in considerazione di quanto emerso nella breve discussione (del 19 aprile), hanno deciso di confermare lo sciopero generale di 8 ore del settore agricolo per il 27 aprile e di valutare, nelle prossime ore insieme alle tre confederazioni, le iniziative da assumere per contrastare le novità legate all'introduzione della mini Aspi”.

Di seguito, l'art. 11 del DDL della riforma:

Art. 11 (Lavoro accessorio)

1. Al decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, sono apportate le seguenti modifiche:

a) l'articolo 70 è sostituito dal seguente:

“Articolo 70

(Definizione e campo di applicazione)

1. Per prestazioni di lavoro accessorio si intendono attività lavorative di natura meramente occasionale che non danno luogo, con riferimento alla totalità dei committenti, a compensi superiori a 5.000 euro nel corso di un anno solare, annualmente rivalutati sulla base della variazione annuale dell'indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie degli operai e degli impiegati intercorsa nell'anno precedente. Sono escluse dal ricorso al lavoro accessorio le prestazioni rese nei confronti di committenti imprenditori commerciali o professionisti.

2. Le prestazioni di cui al comma 1 possono comunque essere rese nell'ambito di attività agricole di carattere stagionale svolte anche in forma imprenditoriale.

3. Il ricorso a prestazioni di lavoro accessorio da parte di un committente pubblico è consentito nel rispetto dei vincoli previsti dalla vigente disciplina in materia di contenimento delle spese di personale e, ove previsto, dal patto di stabilità interno.

4. I compensi percepiti dal lavoratore secondo le modalità di cui all'articolo 72 sono computati ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o il rinnovo del permesso di soggiorno.”

b) all'articolo 72, comma 4, del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, dopo il primo periodo è aggiunto il seguente:

“La percentuale relativa al versamento dei contributi previdenziali è rideterminata con decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali in funzione degli incrementi delle aliquote contributive per gli iscritti alla gestione separata dell'Inps.”.

2. Resta fermo l'utilizzo, secondo la previgente disciplina, dei buoni già richiesti al momento dell'entrata in vigore della presente legge e comunque non oltre il 31 maggio 2013.

© RIPRODUZIONE RISERVATA