Sul «Parco dello sport»
non mancano le perplessità

Uno spezzatino non facile da digerire. «Le perplessità non mancano», spiega Massimo Bandera, assessore all'Ambiente a Palafrizzoni. L'ipotesi di realizzare a lotti il Parco dello sport a Grumello del Piano, cominciando dal Palazzetto dello sport non convince l'assessore leghista.

Uno spezzatino non facile da digerire. «Oggettivamente sì, le perplessità non mancano», spiega Massimo Bandera, assessore all'Ambiente a Palafrizzoni. In tavola, l'ipotesi di realizzare a lotti il Parco dello sport in quel di Grumello del Piano, cominciando dal Palazzetto dello sport. Che non convince l'assessore leghista in versione verde: non padano, stavolta.

«Nessuna polemica né tanto meno strappi, ci confronteremo in Giunta: il mio è solo un contributo al dibattito, non possiamo ignorare il problema del consumo di suolo». Che comunque riguarda anche (e soprattutto) il Parco dello sport propriamente detto, quindi nella sua interezza: «Premesso che non ho mai fatto mistero delle mie perplessità su alcuni aspetti del progetto – per esempio il numero dei parcheggi a raso e la quantità di volumetrie commerciali – in quel caso eravamo di fronte ad un intervento importante, che dava comunque un volto nuovo a Grumello del Piano, con oggettivi benefici».

In questo caso, invece, «il rischio è un consumo di suolo fine a se stesso». Bandera non nasconde che il momento sia difficile «e che il Parco dello sport così come presentato a dicembre sia di difficile realizzazione a causa delle contingenze economiche»: quindi è «quanto meno necessario aprire una riflessione sul come procedere. Sono passati 2 anni dall'approvazione del Pgt ed è opportuno ragionare sugli interventi che vanno a consumare spazi liberi».

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