Borsa, volatilità alle stelle
Milano chiude in calo dello 0,2%

Borse europee in preda alla volatilita', mentre gli investitori si interrogano sul futuro dell'Europa, adesso che sta aumentando la probabilita' che la Grecia esca dall'euro a seguito della necessita' di nuove elezioni. Cosi' gli indici sono andati sulle montagne russe.

Borse europee in preda alla volatilita', mentre gli investitori si interrogano sul futuro dell'Europa, adesso che sta aumentando la probabilita' che la Grecia esca dall'euro a seguito della necessita' di nuove elezioni. Cosi' gli indici sono andati sulle montagne russe, risentendo della lotta tra pessimisti e ottimisti, con quest'ultimi che scommettono su eventuali nuove mosse da parte della Bce. Milano ha chiuso le contrattazioni in calo dello 0,21%, penalizzato dall'elevato livello sul quale si mantiene lo spread (435 punti).

Dopo il ribasso di ieri hanno perso un ulteriore 3,9% le Mps, nonostante le rassicurazioni fornite dall'ad Fabrizio Viola nel corso della conference call con gli analisti. Sono balzate in avanti le Finmeccanica (+4,5%), nel giorno dell'assemblea e sull'ipotesi che la francese Thales possa entrare nel capitale.

Sul fronte dei cambi l'euro ha chiuso le contrattazioni in Europa a 1,2719 dollari (martedì 1,2843) e 102,24 yen (102,65). Il dollaro/yen si e' attestato a 80,371. Anche il petrolio risulta in calo: il wti si attesta a 93,17 dollari al barile (-0,86%).

I dubbi sul futuro dell'Europa continuano a essere sotto i riflettori delle Borse. La preoccupazione non si limita a un'eventuale uscita della Grecia dall'euro, ma anche a un possibile effetto endemico ad altri Paesi in difficolta'. Cosi' non solo Milano ha chiuso in calo, ma anche Francoforte (-0,26%) e Madrid (-1,3%). Anche Londra ha perso lo 0,6%, mentre Parigi e' salita dello 0,31% festeggiando il buon esito dell'asta dei titoli di stato a medio-lungo termine. A Milano in rialzo le Intesa Sanpaolo (+2%), festeggiando i conti trimestrali risultati al di sopra delle attese. L'istituto ha chiuso i primi tre mesi del 2012 con un utile di 804 milioni, in crescita del 21,6%. Anche Bpm (+4,3%) e' stata spinta dalla trimestrale archiviata con un risultato netto di 64,3 milioni in rialzo del 52,1%.

Per contro i conti dei primi tre mesi 2012 di Mps (-3,9%) non hanno convinto il mercato: i titoli della banca senese hanno dunque perso il 3,9%, dopo lo scivolone di oltre il 7% di ieri. Cosi' la capitalizzazione di Rocca Salimbeni si e' assottigliata a 2,5 miliardi, nonostante l'ad, Fabrizio Viola, abbia promesso il piano industriale entro il 14 giugno e abbia rassicurato che le indagini della Procura di Siena non avranno un impatto negativo sul patrimonio. Gli analisti, pero', hanno puntato l'indice sui numeri trimestrali, che hanno visto l'utile netto scivolare del 61,2% a 54,5 milioni. Progresso del 4,5% per le Finmeccanica, nel giorno dell'assemblea dei soci. I titoli, comunque, sono stati spinti soprattutto dalla speculazione circa un possibile ingresso nel capitale da parte della francese Thales, come riportato dal Sole 24 Ore.

Fiat e' salita dell'1,1%, nonostante le immatricolazioni in Europa ancora una volta siano andate peggio del mercato: nel dettaglio le vendite generali di auto ad aprile sono diminuite del 6,5%, mentre quelle del Lingotto dell'11,3%. I dati auto hanno pero' penalizzato Pirelli (-0.89%). A Milano, inoltre, A2a e' scivolata di oltre il 4% e Enel Green Power del 2%. Campari ha accusato un ribasso del 2,8%, a dispetto del fatto che ieri la societa' abbia annunciato una trimestrale archiviata con un miglioramento dell'utile netto del 4,6% a 52,8 milioni di euro su un fatturato cresciuto del 4% (+2,8% variazione organica) a 279,3 milioni.

Fuori dal paniere principale le Iren sono scivolate di un ulteriore 10%, dopo il pesante calo di ieri innescato dai conti trimestrali che non sono piaciuti al mercato. Sono invece salite di oltre il 6% le Brioschi. Nel resto d'Europa sono state comprate le Eads (+1,2%), beneficiando della promessa di cedole piu' generose da parte della societa'. Le tedesche Eon hanno perso l'1% nel giorno in cui i vertici hanno reso noto la cessione di un ramo d'azienda che consentira' alla societa' di incassare 3 miliardi.

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