Prima la Cina, poi la Russia
«Siad» allarga gli orizzonti

La Cina nel 2013, la Russia nel 2014. Sono queste le prossime tappe dello sviluppo internazionale di Siad, leader nel comparto dei gas tecnici (industriali, speciali, medicali). La prima è certa, la seconda dipenderà dalla capacità della Siad di vincere la concorrenza.

La Cina nel 2013, la Russia nel 2014. Sono queste le prossime tappe dello sviluppo internazionale del gruppo chimico bergamasco Siad, leader nel comparto dei gas tecnici (industriali, speciali, medicali).

La prima è certa e vedrà la realizzazione del primo stabilimento estero della controllata Siad Macchine Impianti (impianti meccanici per la produzione di gas tecnici e compressori), la seconda, invece, relativa a un impianto di gas tecnici nella Russia europea nell'ambito di un progetto per il cliente russo a cui saranno forniti i gas, dipenderà dalla capacità della Siad di vincere la concorrenza di altri gruppi chimici internazionali anche loro interessati alla fornitura (lo stabilimento sarà realizzato da Siad Macchine Impianti).

I due obiettivi erano nell'aria da qualche mese, quando Siad aveva acquisito il 50% della società ucraina Remtechgaz di Kryvyjrh, città della regione di Dnipropetrovsk, posta a 400 chilometri dalla capitale Kiev.

Aveva detto nel febbraio scorso il presidente Siad Roberto Sestini, a proposito dell'avamposto ucraino nella grande area russa: «Riteniamo ci possano essere molte opportunità per noi. Se queste si concretizzeranno, il passo successivo sarà la costruzione di una nostra fabbrica di produzione di gas tecnici». Se Siad sbaraglierà i competitors nella selezione internazionale, la Russia sarà alla portata.

E anche la Cina era nel mirino. L'impianto si farà entro il 2013, tra Hangzhou e Ningbo, non lontano da Shanghai. Sarà il primo grande impianto estero di Siad Macchine Impianti. Il gruppo, per ora, è presente in Belgio a Charleroi con una sede della società Siad Esa Pyronics (realizza impianti di combustione industriale).

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