Squinzi e il ministro Fornero:
«Non è ancora pace fatta»

«Non è ancora pace fatta con il ministro Fornero. Diciamo che la valutazione reale è che la riforma del mercato del lavoro non ha migliorato la flessibilità». Questo è il commento del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi a Focus economia.

«Non è ancora pace fatta con il ministro Fornero. Diciamo che la valutazione reale è che la riforma del mercato del lavoro non ha migliorato la flessibilità in uscita, se non solo marginalmente, e ha peggiorato la flessibilità in entrata. Quindi se deve essere approvato il 28 giugno mi sta bene, ma poi dovremo mettere mano sicuramente a una revisione».

Questo è il commento del presidente di Confindustria Giorgio Squinzi a Focus economia su Radio 24. «Il Ministro Fornero, mi ha detto che mi convincerà del contrario e io, essendo uomo di dialogo, sono disposto ad ascoltare ma non credo riuscirà a convincermi».

Ma convincere lei il Ministro Fornero? «Cercherò di convincere il Ministro. Ci proverò» ha detto il presidente degli industriali a Radio 24. «Al vertice del 28 e 29 ci giochiamo non solo l'euro ma anche il nostro futuro»

«Dobbiamo essere capaci di andare con grande determinazione verso la direzione degli Stati Uniti d'Europa - continua Squinzi a Radio 24 - rinunciando progressivamente, con tempi da stabilire, alle identità nazionali. Se non avvalleremo i 5 punti centrali, quali la Bce con veri poteri di Banca Centrale, fisco, welfare, infrastrutture ed energia, l' euro rimarrà una costruzione artificiale con impossibilità di durata».

Infine il presidente di Confindustria. «Sono terrorizzato da una caduta dell'euro perché significherebbe riportare indietro di qualche decennio il livello di vita in Europa».

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