Funghi coltivati: chiude la Iam
Casazza, restano a casa in 43

Un'azienda storica dell'agroalimentare bergamasco, la prima in Italia a inaugurare il filone dei funghi coltivati, è costretta ad arrendersi: chiude la Iam, Italian American Mushrooms di Casazza, proprio mentre si apprestava a tagliare il traguardo del mezzo secolo.

Un'azienda storica dell'agroalimentare bergamasco, la prima in Italia a inaugurare il filone dei funghi coltivati, è costretta ad arrendersi: chiude la Iam, Italian American Mushrooms di Casazza, proprio mentre si apprestava a tagliare il traguardo del mezzo secolo (aveva iniziato nel 1963).

L'attività è cessata ufficialmente pochi giorni fa, lunedì 16 luglio, e ora per i 43 dipendenti della società agricola, in gran parte extracomunitari, tutti avventizi a tempo determinato con contratto agricolo (lavorano a giornate), il futuro diventa un'incognita.

Messa in liquidazione, l'azienda ha poi fatto domanda di ammissione al concordato preventivo, richiesta accolta dal Tribunale di Bergamo con la nomina a commissario giudiziale di Luciano Gabrielli, giudice delegato Luciano Alfani.

Da notare che mentre la società agricola è naufragata, esiste anche un'altra società, la Iam commerciale, con 13 dipendenti, che continua la sua attività con accordi già raggiunti con altre realtà produttive. Le ragioni di questa serrata sono molteplici, a cominciare da una concorrenza sempre più spietata nel settore, soprattutto dai Paesi dell'Est, da un piano di ristrutturazione bocciato a un certo punto dalle banche creditrici, e da una sosta estiva forzata della produzione, imposta dal Comune di Casazza per gli eccessivi miasmi attorno allo stabilimento.

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