Fbm Hudson: operai cercansi
«Ma non riusciamo a trovarli»

«È un paradosso in tempi di crisi, ma è quello che accade non solo qui da noi, ma in molte realtà meccaniche: cerchiamo saldatori, operai specializzati e montatori e non riusciamo a trovarli». Lo dice Camillo Palazzi, dg di Fbm Hudson Italia.

«È sicuramente un paradosso in tempi di crisi, ma è quello che accade non solo qui da noi, ma in molte realtà meccaniche: cerchiamo saldatori, operai specializzati e montatori e non riusciamo a trovarli». Il grido d'allarme arriva da Camillo Palazzi, direttore generale di Fbm Hudson Italia.

Quella di Terno d'Isola, nonostante la forte recessione globale, è una realtà in continua espansione, con nuovi mercato conquistati e una leadership a livello internazionale nelle apparecchiature a pressione.

Eppure il cruccio aziendale è non riuscire, ormai da qualche anno a garantire il ricambio generazionale in officina: «Sappiamo quanta sia forte la "fame di lavoro" - aggiunge Palazzi - e quanto sia cresciuta anche in Bergamasca, la percentuale di disoccupati. Eppure noi facciamo una fatica terribile a reperire manodopera. Pensare che come stipendio di partenza hanno circa 1.200 euro, escludendo gli straordinari, un contratto o di apprendistato o a tempo indeterminato e la possibilità di fare un percorso interno significativo anche in tempi relativamente brevi».

Allo scoramento, fa seguito un'amara conclusione: «La nostra situazione e quella di tante realtà simili alla nostra, mi fa capire purtroppo una cosa: tanti giovani, nonostante la precarietà dilagante, non sono più disposti a "sporcarsi" le mani, per fare un lavoro considerato troppo faticoso».

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