Bergamo, reati tributari in salita
In un anno crescita del 61%

Più che raddoppiati i reati tributari nella Bergamasca. Nell'indagine compiuta dal Sole 24 Ore sull'attività di 51 uffici giudiziari, il nostro territorio è il sesto per numero di fascicoli aperti in materia di reati tributari.

Più che raddoppiati i reati tributari nella Bergamasca. Nell'indagine compiuta dal Sole 24 Ore del Lunedì sull'attività di 51 uffici giudiziari tra il 2010 i i primi sei mesi di quest'anno, il nostro territorio è il sesto per numero di fascicoli aperti in materia di reati tributari. Si tratta di fatture false, compensazioni indebite, dichiarazioni dei redditi mai presentate o fraudolente, tutti illeciti rilevati dall'agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza.

I numeri totali sono più elevati negli uffici delle grandi città: Milano ha 1.566 fascicoli aperti, con un incremento del 27.5% ed è seguita da Roma con 1.376 fascicoli (+54.7%). In classifica Torino è terza (872, 49.7%), seguita da Brescia con 701 fascicoli aperti (77.2%) e Napoli (606, +88.8%). Bergamo è sesta: sono 471 i fascicoli aperti, con un incremento del 61%.

In molti casi, spiega la stessa ricerca, gli aumenti sono dettati dalla crisi economica: gli omessi versamenti dell'Iva e delle ritenute sugli stipendi ai dipendenti, infatti, costituiscono il 50% di tutte le segnalazioni arrivate alle procure.

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