«Cassa integrazione senza rotazione»
Venerdì sciopero all'Italcementi

Le Rsu di Italcementi e Ctg di Bergamo puntano sulla mobilitazione di venerdì, giorno per il quale è stato proclamato uno sciopero di 4 ore con un presidio all'ingresso della portineria di via Madonna della Neve. Lo scrive una nota delle tre sigle sindacali.

Con una serie di iniziative i sindacati di categoria provinciali e le Rsu di Italcementi e Ctg di Bergamo puntano alla buona riuscita della mobilitazione di venerdì, giorno per il quale è stato proclamato uno sciopero di 4 ore (le ultime di ciascun turno) con un presidio all'ingresso della portineria di via Madonna della Neve, dalle 12 alle 17.

Lo scrive una nota delle tre sigle sindacali. Questa mattina dalle 9 alle 11 si è svolto un volantinaggio fra i banchi del mercato nel piazzale della Malpensata.

«Abbiamo informato i cittadini di quanto sta accadendo nella storica azienda - hanno spiegato Ivan Comotti della Fillea Cgil, Umberto Giudici della Filca-Cisl e Francesco Grieco di Feneal-Uil di Bergamo -. E in molti casi abbiamo raccolto il loro stupore e la loro solidarietà in questa fase difficile».

Un nuovo volantinaggio davanti alla Portineria della sede centrale in via Madonna della Neve a Bergamo è previsto per giovedì 4 ottobre, dalle ore 12.15 alle 14.

«Dal 26 settembre è in corso anche il blocco delle ore straordinarie - continua la nota -. Dopo l'incontro per verificare l'andamento e la gestione della Cassa integrazione straordinaria avviata in Italcementi a seguito della formalizzazione di 265 eccedenze a livello nazionale, le perplessità già avanzate a luglio sono riemerse in tutta la loro gravità: i nodi che hanno scatenato la protesta sono la mancata rotazione nell'utilizzo della Cassa integrazione straordinaria e il mancato avvio di corsi di riqualificazione professionale, malgrado gli impegni presi dall'azienda».

«Italcementi si era impegnata a presentare un programma per dare avvio, a settembre, ai corsi di riqualificazione professionale annunciati a giugno per consentire ai cassaintegrati di acquisire nuove competenze e potersi reinserire nel lavoro» avevano detto i sindacalisti la scorsa settimana, dopo aver dato il via allo stato di agitazione. «L'azienda ha comunicato che non intende procedere in tal senso».

A proposito della rotazione, poi, Feneal, Filca e Fillea avevano aggiunto: «Alla nostra richiesta esplicita di dare risposta ai 19 lavoratori che non hanno mai ruotato sui 28 attualmente in Cassa, l'azienda ha sostenuto che oltre alla fungibilità professionale prende in considerazione anche l'efficacia del singolo lavoratore a parità di mansioni, per svolgere la rotazione: concetto questo da noi immediatamente respinto perché introdurrebbe una completa discrezionalità aziendale. Tra l'altro non è previsto dalla legge vigente in materia di CGIS, e mai è stato discusso né tanto meno concordato negli accordi sottoscritti a gennaio». L'avvio di uno stato di agitazione sarà al centro anche dell'assemblea prevista per mercoledì 3 ottobre nell'altra società del gruppo, Calcestruzzi spa (dalle 16 alle 17).

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