Fbm travolta da 1.700 curriculum
«Da fare una scuola dei saldatori»

Ricordate l'«Sos saldatori» lanciato in agosto dalla Fbm Hudson di Terno d'Isola, a corto di manodopera, soprattutto giovanile (e bergamasca), nonostante le ripetute offerte di un impiego fisso e ben remunerato? Ebbene, sono arrivati 1.700 curriculum.

Ricordate l'«Sos saldatori» lanciato in agosto dalla Fbm Hudson di Terno d'Isola, a corto di manodopera, soprattutto giovanile (e bergamasca), nonostante le ripetute offerte di un impiego fisso e ben remunerato? Il dibattito che ne era seguito, anche sociologico, circa l'appeal che poteva ancora avere presso i giovani questo tipo mestiere aveva coinvolto imprenditori, sindacati, associazioni di categoria.

Che ci potesse essere una reazione dopo il caso mediatico era ipotizzabile, era però molto meno prevedibile che la società specializzata nelle apparecchiature a pressione venisse letteralmente travolta dalle richieste. «Soprattutto subito dopo l'appello su L'Eco di Bergamo - spiega il direttore generale di Fbm Hudson Camillo Palazzi - è stato un diluvio: abbiamo ricevuto 1.700 curriculum nel giro di tre settimane, impressionante davvero».

Questa svolta ha aperto la strada a un'iniziativa che va al di là delle esigenze dell'azienda singola, «anche perché comunque, la percentuale di giovani che hanno risposto al nostro appello purtroppo è molto bassa, appena il 10% del totale delle domande ricevute».

Così Palazzi da un lato ha naturalmente considerato anche le posizioni di molti ultratrentenni, ma dall'altro sta preparando il progetto di una scuola di saldatori bergamasca «che sappia rispondere con grande prontezza e flessibilità alle esigenze delle diverse realtà del territorio».

A quel punto ha chiamato alcuni suoi competitor, l'Alfa Laval Olmi di Suisio, le Officine Resta di Scanzorosciate e la Brembana Costruzioni Industriali di Valbrembo, più una realtà extraprovinciale, la cremonese Villa Bonaldi di Ricengo, chiedendo loro se erano disposti a condividere il progetto: «Li ho incontrati nei giorni scorsi - spiega Palazzi - e tutti hanno condiviso le mie preoccupazioni circa il futuro e l'esigenza di dare nuova linfa al ricambio generazionale».

Leggi di più su L'Eco di sabato 6 ottobre

© RIPRODUZIONE RISERVATA