Due licenziamenti illegittimi
Sciopero alla Scaglia

Alla Scaglia srl è arrivato il giorno dello sciopero: mercoledì 5 dicembre i lavoratori, Rsu e sindacati di categoria chiederanno il ritiro di due licenziamenti individuali illegittimi effettuati applicando la nuova normativa Fornero.

Alla Scaglia srl è arrivato il giorno dello sciopero proclamato il 27 novembre scorso per il 5 dicembre: così lavoratori, Rsu e sindacati di categoria chiedono il ritiro di due licenziamenti individuali illegittimi effettuati applicando la nuova normativa Fornero. «Ma chiediamo anche l'avvio di un confronto sindacale sui presunti esuberi e sulla gestione degli ammortizzatori sociali e l'inizio di un confronto vero sugli assetti organizzativi e societari dell'azienda visto che all'incontro la direzione aziendale non ha voluto affrontare il tema» specificano Ivan Comotti della segreteria provinciale Fillea-Cgil e e Silver Facchinetti, operatore della Filca Cisl.

«Ci rammarica il fatto che anche l'ennesimo tentativo per scongiurare lo sciopero sia andato a vuoto per le posizioni rigide dell'azienda» continuano i sindacati. Oltre allo sciopero, a partire dalle ore 5.20 si terrà anche un presidio ai cancelli. Sui volantini che saranno distribuiti durante il presidio si legge che la protesta è stata proclamata per «difendere la libertà e la dignità delle persone, per contrastare l'idea che si scarichino sui più deboli le difficoltà delle aziende, per dire di no all'utilizzo dei licenziamenti individuali durante una gestione collettiva di esuberi temporanei e per chiedere un piano industriale a Scaglia srl che faccia capire ai lavoratori il futuro dell'azienda».

Dalle ore 8 alle 9 si svolgerà, poi, un'assemblea aperta anche alla cittadinanza e alla stampa. Attorno alle 9.30, infine, i lavoratori incontreranno il sindaco Carlo Giovanni Salvi. Le Rsu delle altre aziende del gruppo, cioè di Sit e di Scaglia Indeva, ma anche della vicina Arditi spa, hanno espresso la loro solidarietà: alcuni lavoratori di queste realtà saranno al presidio. E i sindacati continuano: «Non è possibile che mentre è in atto il ricorso ad ammortizzatori sociali per la gestione di esuberi collettivi, l'azienda unilateralmente attui riduzioni di personale con licenziamenti individuali - continuano i due rappresentanti dei lavoratori -. Dunque sottoscrivere oggi un accordo per il rinnovo del periodo di Cassa integrazione senza capire quante persone ne usufruiranno né per quanto tempo e senza conoscere i nuovi assetti societari ci sembra proprio una firma al buio».

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