Accordo Lombardini-Carrefour
Cgil e Uil sono preoccupati

Per il passaggio di sei punti vendita GrosMarket dal Gruppo Lombardini a Carrefour, i due sindacati di categoria che non hanno siglato l'intesa, Filcams Cgil e Uiltucs Uil, la definiscono «una pagina negativa».

All'indomani della firma separata dell'accordo per il passaggio di sei punti vendita GrosMarket dal Gruppo Lombardini a Carrefour, i due sindacati di categoria che non hanno siglato l'intesa, Filcams Cgil e Uiltucs Uil, la definiscono “una pagina negativa per i rapporti sindacali e, cosa peggiore, per le condizioni dei lavoratori ex GrosMarket–Lombardini”.

Al termine di una trattativa difficilissima la sola Fisascat Cisl ha sottoscritto un testo che chiude una procedura di acquisizione per affitto di ramo d'azienda che coinvolge poco meno di 200 lavoratori in sei punti vendita. L'operazione, in provincia di Bergamo, riguarderà il sito di Dalmine, dove lavorano 64 persone.

“Si sancisce per gran parte di questi una perdita salariale secca di circa 3.000 euro annui, oltre che una riduzione dei diritti” dicono Aronne Mangili della Filcams Cgil e Maurizio Regazzoni di Uiltucs Uil di Bergamo. “Ciò avviene senza garanzie sulla reale acquisizione e a condizioni che rendono impossibile il ripristino, anche parziale, dei livelli salariali precedenti in caso di risultati economici positivi. Nella sostanza si consente una speculazione sulla crisi, avallando un'operazione commerciale i cui costi sono a carico dei lavoratori. Con il ricatto occupazionale, peraltro esplicitato chiaramente da Carrefour, si giustificano un accordo pessimo e condizioni capestro per i lavoratori”.

A preoccupare ulteriormente i sindacati non firmatari, si aggiunge il fatto che “l'applicazione dell'integrativo di Carrefour, la cui stesura non è stata ancora effettuata, è una contropartita solo teorica e poco realistica. Da parte nostra noi abbiamo responsabilmente proposto di diminuire per sospensione il Premio che veniva percepito in Lombardini (di 3.000 euro annui) e di definire l'importo finale in una trattativa successiva cercando di armonizzare i trattamenti a seguito della definizione dell'integrativo Carrefour e in caso di un'effettiva garanzia sui livelli occupazionali che attualmente non esiste. Con la firma di ieri, invece, si è fatta pagare salata ai lavoratori una cosa che non c'è”.

Questa posizione verrà spiegata ai lavoratori nelle assemblee convocate per prossimi giorni.

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