«Credito bergamasco»
Lombardini lascia il CdA

Tito Lombardini lascia il Consiglio di amministrazione del Credito Bergamasco: lo ha reso noto ieri l'istituto di credito dopo aver ricevuto una lettera di rinuncia da parte dell'imprenditore della grande distribuzione.

Tito Lombardini lascia il Consiglio di amministrazione del Credito Bergamasco: lo ha reso noto ieri l'istituto di credito dopo aver ricevuto una lettera di rinuncia da parte dell'imprenditore della grande distribuzione.

Lombardini era nel Cda da quasi tre anni (aprile 2010) su indicazione formulata dal consiglio di sorveglianza della capogruppo supportata dal parere favorevole del comitato nomine del Banco Popolare, ma in realtà si era trattato di un ritorno, dal momento che era già stato amministratore Creberg negli anni Novanta (dall'aprile 1995 all'ottobre 1997). Nella lettera pervenuta alla banca, l'imprenditore parla di «motivazioni di carattere professionale».

Il presidente di Creberg Cesare Zonca, a nome dell'intero Cda, ha ringraziato Lombardini «per l'impegno profuso e la fattiva collaborazione prestata nel tempo». Al consigliere uscente competeva lo «status» di amministratore indipendente e non esecutivo; secondo quanto risulta alla banca, Lombardini detiene in via indiretta 5.000 azioni Credito Bergamasco.

L'istituto ha fatto inoltre sapere che anche l'attuale primo dei candidati non eletti della lista approvata dall'assemblea degli Azionisti del 16 aprile 2011 (ora esaurita), Giancarlo Bassi, ha rinunziato, «per ragioni di ordine personale»: non subentrerà quindi in sostituzione di Tito Lombardini.

A questo punto il consiglio di amministrazione della banca ha deliberato di procedere - d'intesa con la capogruppo Banco Popolare - «alla presentazione di una proposta di nomina in occasione dell'assemblea ordinaria degli azionisti in programma per il 13 aprile».

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