Milano, c'è il Salone del mobile
presenze bergamasche in crescita

Entra nel vivo il 52° Salone Internazionale del Mobile versione 2013 inaugurato a Milano. Con oltre 2.500 espositori, una trentina dei quali bergamaschi, la kermesse prova a risalire la china in un settore profondamente provato dalla crisi.

Entra nel vivo il 52° Salone Internazionale del Mobile versione 2013 inaugurato a Milano. Con oltre 2.500 espositori, una trentina dei quali bergamaschi, la kermesse prova a risalire la china in un settore profondamente provato dalla crisi.

Aperto fino a domenica, il Salone, in contemporanea con quelli del Complemento d'arredo, alle biennali Euroluce e SaloneUfficio e al 16° Salone Satellite, destinato ai progetti under 35, vede tra i bergamaschi qualche assente illustre. Ma gli orobici sono più numerosi dei 23 della passata edizione, senza contare quelli che hanno scelto il FuoriSalone.

Innovazione legata al design e soprattutto tanto export per compensare un mercato domestico depresso. Lo sanno bene le principali maison orobiche a cominciare da Valsecchi di Pontida che con il suo brand di design «1918» arriva in fiera con molte novità, tutte votate al green

Anche Alias di Grumello del Monte, fresco della prestiosa alleanza con McDonald's e dall'evento che ha preceduto il Salone con Mario Botta, punta alla sostanza e presenta nuove edizioni per sedie già apprezzate nelle versioni degli scorsi anni.

Emozioni anche dalla Mdf del presidente bergamasco Isidoro Fratus che porta in fiera la «Flow Slim Armchair» del designer Jean Marie Massaud, vero talento di fama mondiale, e il restiling della libreria «Minima», prodotto icona di Bruno Fattorini che ottenne la menzione d'onore al XVIII° Compasso d'Oro.

Tutti i dettagli e le interviste su L'Eco di Bergamo del 10 aprile

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