Si vendono mobili e macchinari
La Legler rischia di scomparire

Per ora si tratta della vendita di macchinari ma più avanti si arriverebbe anche a quella degli immobili, e allora saremmo a un punto di non ritorno per la Legler di Ponte San Pietro. Il 5 giugno in vendita impianti produttivi, mobili, componenti di macchine tessili e auto.

Per ora si tratta della vendita di macchinari ma più avanti si arriverebbe anche a quella degli immobili, e allora saremmo a un punto di non ritorno. Il curatore fallimentare dell'azienda tessile Legler (poi Texfer) Emanuele Rimini ha annunciato che il 5 giugno metterà in vendita impianti produttivi, mobili, componenti di macchine tessili e autovetture per un totale di poco più di 2,5 milioni di euro.

È il secondo tentativo di vendita di beni mobili dopo quello annunciato in marzo, e ora è prevista una riduzione del 25% dei prezzi. E che, come detto, potrebbe preludere alla vendita anche degli immobili della sede di Ponte San Pietro.

Ma i sindacati avvertono: vendere anche la sede, e magari a pezzi e bocconi, significherebbe mettere definitivamente una pietra sopra la storia della Legler, un'azienda che negli anni Settanta-Ottanta era un piccola multinazionale.

Sta di fatto che tutte le iniziative volte ad attirare un acquirente non hanno avuto finora successo. Per i 380 lavoratori ci sono stati cinque anni di ammortizzatori sociali e di incentivi all'esodo; alcuni hanno lasciato l'azienda; e l'anno scorso i rimanenti 240 sono stati messi in mobilità.

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