Koch Chemical: è sciopero
Protesta contro 11 licenziamenti

Due intere giornate di sciopero, lunedì 3 e martedì 4 giugno: è questa la risposta che i lavoratori della Koch Chemical Technology Group italia Srl hanno voluto dare alla decisione, presa dalla direzione aziendale, di aprire la procedura di mobilità per 11 dipendenti.

Due intere giornate di sciopero, lunedì 3 e martedì 4 giugno: è questa la risposta che i lavoratori della Koch Chemical Technology Group italia Srl hanno voluto dare alla decisione, presa dalla direzione aziendale, di voler chiudere l'ufficio contabilità della sede di Bergamo, aprendo una procedura di mobilità per 11 dipendenti.

La società fa parte di una multinazionale che si occupa di produzione di energia e raffinazione del petrolio, produzione di fertilizzanti, fibre e polimeri e di tecnologie per il controllo dell'inquinamento. Attualmente la Koch Chemical Technology Gropu italia Srl ha un organico di 25 dipendenti, di cui 19 occupati negli uffici di Bergamo, 5 ad Aprilia e uno a Bagnolo Cremasco.

La direzione ha motivato la chiusura dell'ufficio contabilità con la necessità di una riorganizzazione aziendale che punta a centralizzare questo tipo di funzioni negli uffici del gruppo localizzati in Inghilterra e Lussemburgo. «La protesta - spiega il segretario provinciale della Fiom Cgil, Eugenio Borella - è finalizzata a chiedere all'azienda di ripensare questa decisione per salvaguardare le professionalità dei dipendenti che da anni lavorano nella sede di Bergamo. La Koch, come altre aziende prima di lei, ha deciso di delocalizzare attività, penalizzando ulteriormente il settore metalmeccanici già in grossa sofferenza nella nostra provincia».

© RIPRODUZIONE RISERVATA