Cassa integrazione, situazione critica
Dalla Regione la Dote Unica Lavoro

Regione Lombardia lancia l'allarme sulla cassa integrazione in deroga. «La posizione espressa dai sindacati - spiega Valentina Aprea - è anche la nostra. Chiediamo alle parti sociali della Lombardia di farsi parte attiva insieme».

Regione Lombardia lancia l'allarme sulla cassa integrazione in deroga. «La posizione espressa dai sindacati - spiega l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Valentina Aprea - è anche la nostra. Condividiamo il loro punto di vista e chiediamo alle parti sociali della Lombardia di farsi parte attiva insieme a noi per far arrivare le nostre istanze a livello nazionale».

«Le risposte date finora dal Governo - aggiunge l'assessore - ci sembrano infatti ancora insufficienti, visto che le nostre strutture hanno raccolto più di 8.000 domande di cassa integrazione in deroga per un valore complessivo di 220 milioni di euro. A fronte di una situazione che diventa giorno dopo giorno sempre più preoccupante - prosegue l'assessore - il livello nazionale risponde autorizzando finanziamenti che risalgono al precedente esecutivo. I 780 milioni di cui si parla in questi giorni sono quelli già stanziati dal governo Monti. La quota lombarda di 42 milioni abbiamo già previsto di anticiparla a tempo di record».

«Per quanto riguarda invece il miliardo di euro previsto dal decreto del governo Letta "registriamo incertezze sulle coperture; non si conoscono infatti tempi e modalità delle variazioni di bilancio che il Ministero dell'Economia deve fare per mettere a disposizione delle Regioni i fondi. Resta comunque - sottolinea l'assessore - la nostra insoddisfazione per i criteri di riparto che penalizzano la Lombardia, cui viene assegnato il 17% dei finanziamenti a fronte di una quota che noi riteniamo ci spetti del 22/23%».

Per questa ragione, calcolando anche che il fabbisogno ulteriore per la Lombardia ammonta a 470 milioni di euro, la Regione è impegnata su due fronti: «Nei confronti del governo per chiedere di liberare al più presto il miliardo di euro previsto dal decreto e nei confronti delle altre Regioni per rivendicare criteri di riparto più equi. Forti anche del Patto per lo Sviluppo con le nostre parti sociali - dice ancora l'assessore - proporremo in Conferenza Stato Regioni nuove modalità di assegnazione degli ammortizzatori sociali per il 2014».

Proprio considerando la situazione attuale «sempre più difficile e preoccupante», Regione Lombardia non si limita ad aspettare i fondi per la cassa integrazione ma è impegnata a studiare nuovi strumenti legati ad esempio ai contratti di solidarietà e alle politiche attive. «Un primo strumento concreto - conclude l'assessore - sarà l'approvazione del nuovo modello della Dote Unica Lavoro che metterà in circolo finanziamenti da 45 a 50 milioni di euro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA