Valcalepio, via alla vendemmia
In 2 mila all'opera nei vigneti

La vendemmia vede impegnate nei vigneti centinaia di persone per la raccolta delle uve. Un esercito costituito dai titolari, dai familiari e dai dipendenti delle aziende vitivinicole, da pensionati, da lavoratori stagionali stranieri e anche da disoccupati italiani e famiglie monoreddito.

La vendemmia ai nastri di partenza in questi giorni vede impegnate nei vigneti centinaia di persone per la raccolta delle uve. Un esercito composito costituito dai titolari, dai familiari e dai dipendenti delle aziende vitivinicole, da pensionati, da lavoratori stagionali stranieri e anche - in numero più consistente rispetto agli ultimi anni - da disoccupati italiani e famiglie monoreddito.

Un accordo in questo senso è stato siglato in Franciacorta dalla Fai-Cisl di Brescia e dalla Coldiretti locale ma non nelle zone vitivinicole bergamasche che - come sottolineano la Coldiretti bergamasca, il Consorzio tutela Valcalepio e la Fai-Cisl della nostra provincia - presentano caratteristiche molto diverse rispetto alla realtà bresciana.

L'accordo tra la Coldiretti e la Fai-Cisl non è stato sottoscritto dai sindacati bresciani Flai-Cgil e Uila-Uil, e la stessa Flai-Cgil di Bergamo, per bocca del segretario provinciale Francesca Seghezzi, esprime delle riserve in merito soprattutto all'utilizzo della società Demetra srl, specializzata nella fornitura di servizi all'agricoltura, in particolare per le operazioni di raccolta delle uve: «È questa società privata - spiega Seghezzi - che ha gestito la selezione delle domande e la cosa non può vederci favorevoli».

Diversa la realtà vitivinicola bergamasca per le dimensioni delle imprese, per la quantità di uva da raccogliere e, dunque, anche per le modalità di ingaggio dei vendemmiatori, come sottolinea il direttore della Coldiretti di Bergamo Gianfranco Drigo: «L'accordo bresciano non era molto praticabile nella nostra provincia per motivi dovuti alle differenze territoriali: 2 mila ettari contro 700, aziende medio-grandi contro aziende familiari e solo qualcuna di dimensione media. E anche la durata della vendemmia è diversa tra Franciacorta e Valcalepio: là, basata soprattutto sulle uve Chardonnay, dura circa venti giorni; da noi, invece, quasi due mesi dato che la produzione prevede spumanti, bianchi, rossi e moscati passiti».

Leggi di più su L'Eco di domenica 1° settembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA