Le assunzioni crollano del 13%
Nei primi sei mesi 8 mila in meno

A scorrere i dati sulle assunzioni e cessazioni nel primo semestre dell'anno si fa fatica a trovare qualche spunto positivo. Il bilancio del lavoro continua a segnare profondo rosso e il confronto con le altre province lombarde non conforta.

A scorrere i dati sulle assunzioni e cessazioni nel primo semestre dell'anno si fa fatica a trovare qualche spunto positivo. Il bilancio del lavoro continua a segnare profondo rosso e il confronto con le altre province lombarde non conforta. Nei primi sei mesi dell'anno, secondo l'ultimo report dell'Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, in Bergamasca sono state fatte 57.361 assunzioni. Si parla di contratti e non di persone. Per cui nel conteggio finiscono anche i rinnovi di lavori a scadenza. Rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso il calo è netto: arrotondando, il 13% in meno. Anche le cessazioni sono diminuite: siamo a 60.543, all'incirca il 7% in meno.

Ma questo dato ha una doppia faccia: visto che i licenziamenti per ristrutturazioni di aziende sono in continua crescita, il calo del numero di contratti chiusi può essere indice di una minore mobilità all'interno del mercato del lavoro. Il saldo è nettamente negativo: nel primo semestre le cessazioni hanno superato le assunzioni con 3.182 contratto in meno rispetto allo stesso periodo del 2012. Tolta Milano che per i numeri che muove rappresenta un capitolo a sé e chiude con un saldo negativo per 5.357 contratti, quello bergamasco è il dato peggiore di tutta la regione. Altre tre province sono in rosso, ma con numeri più contenuti: Sondrio meno 1.792, Varese meno 835, Monza e Brianza meno 637.

Nella nostra provincia ha pesato in particolare il secondo trimestre. Nei primi tre mesi, infatti, il saldo fra assunzioni e cessazioni era positivo per 1.349 contratti: lontano dal risultato di un anno prima, ma comunque a favore delle assunzioni. Solo fra aprile e giugno, invece, mesi che in genere non dovrebbero essere influenzati da particolari ragioni di stagionalità, il saldo è balzato a meno 4.531, con le assunzioni che sono ben sotto quota 30 mila. La distribuzione per settori non mostra grandi variazioni rispetto al trend degli ultimi anni. Il commercio e i servizi sono sempre in testa e assorbono il 62% delle assunzioni effettuate nel primo semestre nella nostra provincia, anche se le notizie delle ultime settimane, con le riorganizzazioni annunciate all'Iper di Orio e negli uffici di Cisalfa a Osio Sopra hanno messo in evidenza come anche nel terziario il lavoro stia attraversando una fase di difficoltà.

Le assunzioni nell'industria nel primo semestre si sono attestate al 26,4%. Sono stabili attorno al 9% gli avviamenti nel settore delle costruzioni, mentre l'agricoltura, che pure rappresenta una quota molto piccola delle assunzioni nella nostra provincia, avanza a piccoli passi, salendo dal 2% dell'anno scorso al 2,6% del primo semestre di quest'anno.

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