Chiude la Fiera di Brescia
Per Bergamo nuove prospettive

Un vero terremoto nel mondo fieristico quello che sta provocando la notizia della prossima chiusura della Fiera di Brescia che dovrebbe lasciare il posto a un parco tecnologico legato al lancio di nuove start up. E alla Fiera di via Lunga arrivano le prime richieste di «asilo».

Un vero terremoto nel mondo fieristico quello che sta provocando la notizia della prossima chiusura della Fiera di Brescia che dovrebbe lasciare il posto a un parco tecnologico legato al lancio di nuove start up. Una scelta spiazzante e per certi versi clamorosa quella di Brixia Expo, legata anche a un andamento non proprio esaltante di alcune rassegne, che ci chiama direttamente in causa: proprio la Fiera di Bergamo potrebbe infatti raccogliere in parte l'eredità bresciana, ospitando dal prossimo anno alcune fiere attualmente incluse nel palinsesto dei «cugini».

Stretta tra il gigantismo milanese e la crescita bergamasca ad ovest e il rodato quartiere veronese ad est, in questi anni l'offerta bresciana, pur presentando eccellenze importanti, non è mai decollata, e di conseguenza i bilanci, patendo non poco la morsa della crisi, sono rimasti in rosso. Chiaramente lo sbocco naturale resterebbe Montichiari, ma occorrerà capire se l'appeal ancora abbastanza modesto di questo secondo polo soddisferà l'ambizione dei clienti delle varie rassegne. Ecco perché Bergamo, che in questi anni a livello fieristico ha invece guadagnato punti sia sul fronte della qualità dell'offerta che delle presenze, può rappresentare per Brescia una preziosa ciambella di salvataggio.

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 16 ottobre

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