Ente camerale, blitz degli artigiani
Confidi? «Scelte discriminatorie»

Scoppia improvvisamente in Consiglio camerale la grana sui contributi ai Confidi artigiani. Il presidente dell'Unione artigiani Remigio Villa annuncia addirittura di «aver presentato ricorso al presidente della Repubblica per eccesso di potere di questa Giunta».

Scoppia improvvisamente in Consiglio camerale, e senza preavviso, la grana sui contributi ai Confidi artigiani. Ad innescare la miccia è il presidente dell'Unione artigiani Remigio Villa, che annuncia addirittura di «aver presentato ricorso al presidente della Repubblica per eccesso di potere di questa Giunta».

In sostanza Villa accusa la Camera di commercio di aver escluso dall'ultimo bando da un milione di euro i confidi legati al registro ex articolo 106, in particolare Artigianfidi, ma anche la Cooperativa artigiana di garanzia e Lia Eurofidi, a scapito di quelli ex articolo 107 (come Eurofidi; i Fidi della Cna, Fogalco e Confiab).

Al di là delle differenze tra i due organismi (i confidi ex 106 possono svolgere esclusivamente attività di garanzia collettiva per le Pmi; gli ex 107 possono prestare ogni forma di garanzia finanziaria e sono sottoposti a vigilanza più stretta da parte di Bankitalia), Villa pone un problema legato soprattutto agli equilibri politici all'interno del mondo artigiano, già messo in agitazione in questi giorni dal dibattito sulla necessità di accelerare la fusione delle Casse edili.

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