Metalmeccanica, la Cisl: a maggio
la situazione sarà drammatica

Nel settore metalmeccanico si va verso un peggioramento della crisi, anche sul piano occupazionale. Il rischio è stato evidenziato dal segretario generale della Fim provinciale, Ferdinando Uliano. «Riteniamo che dal mese di maggio ci troveremo di fronte a una drammatizzazione della situazione», ha detto parlando a Misano Gera d’Adda al diciassettesimo congresso provinciale dei metalmeccanici Cisl.

La crisi in Bergamasca coinvolge già più di 7 mila lavoratori dell’industria metalmeccanica (secondo semestre del 2008), soprattutto con interventi di cassa integrazione ordinaria. Centinaia i contratti a termine e somministrati non più rinnovati: solo nell’ultimo semestre la Fim ne ha stimati 1.200.

E per i prossimi mesi ci si aspetta un peggioramento. Uliano ha ricordato che a maggio numerosi interventi di cassa integrazione ordinaria attivati nell’ultimo trimestre del 2008 «giungono a termine e rischiano di trasformarsi, se non governate da un’azione comune tra le organizzazioni sindacali e imprenditoriali, in potenziali licenziamenti con drammatiche conseguenze per i lavoratori che rappresentiamo e per le loro famiglie».

Per questo la Fim nei giorni scorsi ha scritto alle segreterie provinciale di Fiom-Cgil e Uilm-Uil per chiedere di avviare «un’azione comune per gestire le difficoltà del settore metalmeccanico in provincia».

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