Nuove regole su latte e formaggi
Coldiretti: passo fondamentale

Dopo le proteste, un risultato soddisfacente: giovedì 23 luglio il ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia ha presentato una bozza di decreto che obbliga a indicare l'origine del latte impiegato nelle confezioni di latte a lunga conservazione e nei prodotti lattiero-caseari, e vieta l'impiego di polveri di caseina nella produzione dei formaggi.

Il decreto (che il ministro potrebbe firmare già settimana prossima), arriva dopo le mobilitazioni della Coldiretti per la tutela del Made in Italy e del lavoro degli allevatori locali. E proprio dal presidente della Coldiretti di Bergamo, Giancarlo Colombi, arriva un messaggio di soddisfazione: «È un primo passo veramente molto importante, per i produttori di latte e per i consumatori. Finalmente si è stabilito chiaramente che il formaggio si fa con il latte e non con le polveri. Viene inoltre regolato anche l’impiego di semilavorati industriali (cagliate) nella produzione di formaggi e mozzarelle che dovrà essere indicato in etichetta».

Coldiretti evidenzia che «oggi tre cartoni di latte a lunga conservazione su quattro che sono stranieri senza indicazione in etichetta e la metà delle mozzarelle non a denominazione di origine sono fatte con latte o addirittura cagliate straniere all’insaputa dei consumatori». «Si tratta di un inganno che è finalmente destinato a finire – dice Colombi -; l’Italia è leader europeo nella qualità ed ha il dovere di svolgere un ruolo di leadership a livello comunitario, dove porteremo il provvedimento fino in fondo. Abbiamo deciso di sospendere momentaneamente la mobilitazione dopo il grande risultato della presentazione ufficiale del decreto e quindi per ora ci fermiamo».

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