Orio cresce anche nel 2009
È l'unico nel Nord Italia

Un susseguirsi di segni «meno» che da solo racconta una tendenza chiarissima: quella di un calo netto dei viaggiatori nei principali (e anche nei secondari) aeroporti del Nord Italia. In questo quadro di generale decrescita, c'è un unico segno «più», ed è, manco a dirlo, quello relativo allo scalo bergamasco di Orio al Serio, che ormai da sette anni sembra non conoscere crisi, nè battute d'arresto.

Nei primi 6 mesi del 2009 (dati Assaeroporti) Orio ha visto transitare 3,2 milioni di passeggeri, registrando una crescita del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2008. Situazione ben diversa negli scali milanesi, con Malpensa a perdere il 16,3% e Linate il 16,6. Ma il quadro non cambia spostandosi altrove nel settentrione, da Torino (-10,9%) a Venezia (-7,4%), passando da Verona (-14,5%), ma anche Genova, Brescia e Treviso.

Cosa spiega «l'eccezione Orio», caso più unico che raro di aeroporto che dal 2002 a oggi ha sempre registrato tendenza positiva? Il risultato è frutto di diversi fattori: in primis, l'aver puntato su un tipo particolare di trasporto, un low cost che ha saputo attrarre non solo viaggiatori occasionali, ma che nel tempo ha ottenuto il gradimento anche di famiglie e uomini d'affari.

Un altro segreto è una struttura da tutti riconosciuta come efficiente,
sia per quanto riguarda i servizi ai passeggeri (nel primo semestre del 2009 i bagagli che hanno subito disguidi sono stati 0,32 ogni mille passeggeri in partenza, uno dei risultati migliori in Europa), sia per il supporto alle compagnie. E poi c'è la posizione dello scalo, al centro di un ovale allungato che è il «cuore pulsante» dell'area padana, facilmente raggiungibile da Est e comodo anche per buona parte del bacino milanese, grazie anche all'apertura della quarta corsia della A4.

Se quindi sul fronte passeggeri Orio vola, sul fronte delle merci è più difficile sottrarsi alla tendenza generalizzata al calo, soprattutto per un'area fortemente industrializzata come la nostra, dove la diminuzione della produzione ha inciso pesantemente sul traffico cargo.

Nei primi sei mesi del 2009, la diminuzione di merci in transito da Orio è stata del 25,4%; giù anche Malpensa (-35,2%), Linate (-16,1%), Verona e Brescia. Tracollo di Torino (-50,(%), mentre, all'altra estremità della «megalopoli» del Nord, tiene Venezia (+14,7%).

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L'intervista a Mario Ratti