Rilancio delle aree di crisi
Confronto industriali-sindacati

Dopo la pausa estiva, lunedì mattina si è riunita la Cabina di Regia che riunisce tutti i soggetti firmatari che hanno dato vita al protocollo d’intesa «progetti e programmi per il rilancio economico dalla Valle Seriana e delle aree di crisi della Provincia». Ovvero la Confindustria di Bergamo, Cgil, Cisl e Uil e Imprese & Territorio. Erano presenti ai lavori anche i rappresentati della Provincia di Bergamo, della locale Camera di Commercio e dell’Agenzia Italia Lavoro.

Sono stati ampiamente affrontati gli sviluppi delle quatto principali azioni previste dal Protocollo.
1) Promozione e diffusione sul territorio dei servizi innovativi di interesse per le imprese.
2) Necessità di maggior coinvolgimento degli enti di governo locale (a partire dai Comuni bergamaschi) in tema di governo del territorio.
3) Avvio delle prime fasi di istruttoria per i progetti di sviluppo aziendale da canalizzare verso il Fondo Sgr, attualmente in fase di autorizzazione da parte della Banca d’Italia.
4) Approfondimento delle esigenze formative e delle nuove professionalità su cui si dovrà basare la domanda di contribuzione e assistenza da predisporre direttamente al Fem (Fondo europeo di adeguamento alla mondializzazione) per il tramite del Ministero del Lavoro. A quest'ultimo è stato chiesto ufficialmente un incontro di verifica politico?tecnico.

È stato, infine, anche ipotizzato un possibile contributo, sul tema formativo, da parte di Regione Lombardia. A breve vi sarà un incontro sul tema con l'assessore regionale Gianni Rossoni. A conclusione della mattinata di lavoro, le parti manifestano grande e comune soddisfazione per i significativi passi avanti fino a oggi conseguiti, pur nella consapevolezza che ulteriori sforzi dovranno essere sviluppati e profusi affinché ciascun dossier possa trovare la sua massima valorizzazione oltre a essere reso compatibile con i tempi autorizzativi previsti in ciascun ambito dalla pubblica amministrazione.

Anche per quanto riguarda il percorso di sviluppo che, parallelamente ai lavori in corso, si occupa di individuare le «best practices» a livello europeo, unanime appare la determinazione circa il proseguo delle attività in direzione dei territori simili che già da tempo hanno manifestato interesse verso le nostre attività: si tratta del territorio tedesco di Aquisgrana, di quello francese di Lille e di quello spagnolo di Bilbao.

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