Tenaris, interpellanza leghista:
«Unità di crisi per la Dalmine»

Il caso della Tenaris Dalmine finisce anche in un'interpellanza che 4 onorevoli leghisti bergamaschi - Giacomo Stucchi, il presidente della Provincia Ettore Pirovano, Nunziante Consiglio e Perguido Vanalli - e il bresciano, sempre della Laga, Davide Caparini hanno indirizzato al presidente del Consiglio dei ministri, al ministro per lo Sviluppo economico e al ministro del Lavoro.

I cinque politici partono da alcune premesse: «Per il biennio 2010-2011 il Piano industriale proposto da Tenaris Dalmine, a fronte di 114 milioni di euro di investimenti, prevede l’esubero di 1024 persone (di cui 836 impegnati negli stabilimenti bergamaschi) - si legge nel documento - e la prospettiva peggiore riguarderebbe gli stabilimenti di Dalmine e Sabbio con una perdita di organico complessiva di 717 posti, oltre alla situazione anch’essa molto preoccupante di Costa Volpino con una riduzione di 119 occupati e di Arcore con 64 lavoratori interessati».

Da qui, si legge nell'interpellanza, i politici interpellano i ministeri al fine di «invitare la Tenaris Dalmine a rivedere le scelte annunciate, offrendo anche la piena collaborazione dei Ministeri preposti per mantenere in essere un livello di produzione adeguato a garantire la situazione occupazionale esistente». I cinque politici ipotizzano anche «l'opportunità di attivare una specifica unità di crisi presso il Ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali, coinvolgendo pienamente i rappresentanti dei lavoratori e richiedendo la presenza al tavolo pure del Ministero per lo Sviluppo Economico, al fine di individuare ogni possibile soluzione che eviti o limiti notevolmente ripercussioni negative sugli attuali livelli occupazionali, garantendo comunque fin da ora la copertura economica degli eventuali ammortizzatori sociali necessari».

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