Altri sei mesi di cassa straordinaria
per 160 lavoratori della Cavalleri

Legati alla storica impresa di costruzioni di Dalmine sono rimasti 160 lavoratori, 90 in provincia di Bergamo. La proroga firmata il 4 dicembre Roma.

«Se i contenuti del Jobs Act fossero già in vigore, a questi 160 lavoratori non resterebbe che l’indennità di disoccupazione speciale edile». Così Marco Bonetti della Fillea-Cgil provinciale, in viaggio da Roma a Bergamo, commenta la firma di una proroga di sei mesi del periodo di Cassa integrazione speciale per la Cavalleri Ottavio di Dalmine, storica impresa di costruzioni in procedura concorsuale dal dicembre 2013.

Nel gennaio scorso era stato siglato un accordo per la richiesta di 12 mesi di Cassa integrazione straordinaria per tutti i 271 lavoratori, 140 dei quali al lavoro a Dalmine. La proroga siglata il 4 dicembre è per 160 persone (90 a Dalmine) dopo che alcuni lavoratori hanno trovato altra occupazione e 48 sono stati ricollocati in un affitto di ramo d’azienda con la creazione di una Ati (Associazione temporanea di imprese) per completare i lavori dei cantieri lungo l’autostrada Salerno-Reggio Calabria.

«Siamo contenti di questa proroga che permette ai lavoratori un po’ di respiro nella difficile fase di ricerca di una nuova occupazione – continua Bonetti –. Del futuro della Cavalleri, invece, nulla possiamo dire: ancora non sappiamo che destino avrà».

Il tracollo finanziario dell’impresa di Dalmine ha avuto inizio con un debito rimasto insoluto nell’ambito di un subappalto che Cavalleri aveva affidato ad un’azienda poi finita in Concordato preventivo. Successivamente, da parte di Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Orio al Serio, era arrivata la revoca di un grosso appalto aggiudicato a un’Ati (Associazione temporanea di imprese) guidata, appunto, dalla Cavalleri, per il rifacimento della pista dell’aeroporto.

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