Artigiani, nuovi ammortizzatori al via
Fondo di solidarietà per 30 mila lavoratori

Il settore dell’artigianato a Bergamo rappresenta quasi 30.000 lavoratori dipendenti occupati che sono più del 10% dei lavoratori presenti sul territorio, con una dimensione media delle imprese artigiane di 2,7 addetti per impresa attiva.

Dopo anni di difficoltà, il recente rilevamento della Camera di Commercio indica una ripresa della produzione nel corso del 2016. «L’auspicio – dice Giacomo Meloni, segretario CISL di Bergamo - è che con la produzione aumenti anche l’occupazione che , negli anni della crisi e recessione che ha investito il nostro paese dal 2008 ad oggi , ha avuto una pesantissima riduzione».

Quello delle aziende artigiane è un settore in cui, negli anni di maggior crisi , ha rivestito una notevole importanza il ricorso alla Cassa Integrazione in Deroga (cigd ). Questo ammortizzatore sociale, non previsto in passato per le aziende artigiane, è stato fortemente voluto dal sindacato e , pur con ritardi a volte intollerabili sui tempi di pagamento, è stato un importantissimo strumento per la salvaguardia del posto di lavoro e riorganizzazione delle aziende.

A Bergamo negli ultimi due anni sono stati firmati oltre 1.000 accordi di cigd .«Dal primo gennaio 2017 - avvisa Meloni - è terminata la possibilità di ricorso alla cigd per i lavoratori delle imprese artigiane e si avvia il Fondo di solidarietà bilaterale alternativo dell’artigianato ( la cassa integrazione per i dipendenti delle aziende artigiane). Questo fondo è stato costituito con l’accordo sottoscritto a dicembre 2015 fra le parti sociali per gestire le sospensioni dal lavoro in caso di situazioni di crisi aziendali dovute ad eventi transitori non imputabili all’impresa e per situazione temporanee di mercato, anche in aziende artigiane di un solo dipendente».

Al finanziamento del fondo concorrono sia le aziende che i lavoratori: le prime con il versamento a partire dal 1 gennaio 2016 dello 0,45% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali; i dipendenti con il versamento dello 0,15 % dal 1 luglio 2016.

Due sono le prestazioni, alternative fra loro, che il fondo eroga in caso di sospensione lavorativa : l’assegno ordinario per 13 settimane nel biennio o l’assegno di solidarietà per 26 settimane nel biennio. L’importo massimo mensile erogato è di 971,71 euro lorde.

«La contrattazione fra le parti sociali e il ruolo della bilateralità artigiana sia regionale che territoriale, hanno determinato nel tempo importanti risultati contrattuali a favore dei lavoratori del settore, che si concretizzano in rimborsi e contributi economici. A questo proposito ricordiamo che il fondo di sanità integrativa permette ai lavoratori di ricevere rimborsi per spese sanitarie, (a Bergamo sono associati 21.762 lavoratori dipendenti di 5.334 aziende artigiane) . I dipendenti iscritti al fondo possono inoltre iscrivere volontariamente anche i famigliari pagando per loro un contributo annuo».

Le prestazioni erogate dal fondo possono essere richieste dai dipendenti delle aziende che applicano uno dei sette contratti collettivi regionali dell’artigianato e per i quali le aziende versano al fondo 60 euro l’anno per ogni dipendente. Interessati a questa opportunità sono a Bergamo 27.400 lavoratori e lavoratrici. Le sette categorie interessate dai contratti regionali sono l’area Meccanica; Legno e Lapidei; Acconciatura Estetica e Centri Benessere; Chimica; Ceramica; Alimentari e Panificazione; Comunicazione; Tessile e Moda.

La Cisl di Bergamo ha attivato in alcune delle sedi principali il «Servizio Artigiani», aperto secondo diverse modalità e orari diverse, per fornire ogni informazione utile ai lavoratori.

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