Basta barrique solo in botte
Ora c’è Pinocchio... bergamasco

L’idea gli è venuta sfogliando un catalogo raccolta punti di un supermercato. Andrea Calissi, originario di Tavernola, ha visto su una pagina una brocca e su quella accanto una bottiglia di vino, e ha pensato tutto d’un tratto: «E se il vino si potesse invecchiare in bottiglia? – spiega il 37enne, ora residente nel Bresciano -. Non so cosa mi frullava in testa, ma ho immaginato una bottiglia di legno che facesse le veci, in formato mignon, della botte».

Nasce così «Pinocchio»: «Una bottiglia in rovere francese invecchiato due anni da 75 centilitri che realizziamo nel Bresciano» spiega ancora Calissi, il cui cuore resta al territorio bergamasco: «Mio nonno era barcaiolo sul lago di Iseo, mio padre era di Tavernola. Io sono arrivato nel Bresciano dove con un gruppo di amici siamo partiti con questa nuova avventura». Fatta di genio creativo: «Tanto entusiasmo e una gran collaborazione. Basta pensare come ho iniziato: con la mia idea sono andato nell’azienda meccanica di Fabio Rizzini, ora mio socio: con lui e suo padre, artigiano vecchio stampo, abbiamo fatto il primo prototipo con un pezzo di albero tagliato nel bosco che cresce nei pressi della frazione bresciana San Vigilio». La prima Pinocchio viene alla luce così e da qui anche il nome della società – la San Vigilio Ltd -. «Pinocchio come il famoso burattino della favola di Collodi, e perché il legno è il filo conduttore di questa storia e della mia storia, da mio nonno e la sua barca sul lago».

Adesso l’azienda di Fabio Rizzini continua a occuparsi degli elementi meccanici della bottiglia mentre la realizzazione del prodotto finito è gestito da un laboratorio artigianale. Un prodotto made in Italy che può essere utilizzato nella quotidianità: «Si riempie la bottiglia di vino, ma anche di qualsiasi distillato come la grappa o il wisky. Si aspetta un po’, in attesa che invecchi – spiega Calissi -. Il termine “invecchiare” è improprio ma, dato il rapporto tra liquido e legno, l’affinamento è più veloce: una quindicina di giorni rispetto ai mesi della botte, con la possibilità di fare i propri mix». E aggiunge: «Un “gioco” per appassionati, con un prezzo accessibile (59 euro, ndr) perfetto per le grappe bergamasche» sorride Calissi.

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