Bonduelle, ipotesi Lallio con almeno 20 esuberi

Trasferimento da San Paolo d’Argon dopo l’incendio Sulla ripresa nuovo incontro il 30 aprile

È stato individuato a Lallio il nuovo sito produttivo che il gruppo Bonduelle vuole attivare entro luglio per ricollocare una parte dei dipendenti dello stabilimento di San Paolo d’Argon che è stato gravemente danneggiato in seguito all’incendio del 28 febbraio. È questa la novità rivelata dai dirigenti aziendali alle rappresentanze sindacali durante l’incontro svoltosi ieri pomeriggio per tre ore a porte chiuse nella sede di Confindustria di Bergamo.

E sempre ieri pomeriggio molti lavoratori della Bonduelle hanno preso parte al presidio che si è tenuto davanti a Confindustria: i dipendenti, insieme ad alcuni rappresentanti del gruppo (non consiliare) AlternaInsieme di San Paolo d’Argon, hanno protestato contro la precarietà del loro futuro lavorativo.

Nel frattempo, durante la riunione, i dirigenti del gruppo francese leader nella produzione di prodotti ortofrutticoli hanno detto che nel nuovo sito produttivo orobico saranno ricollocati 60 operai e 30 impiegati (sugli attuali 140 dipendenti). È stata avanzata la possibilità di non prorogare la cassa integrazione ordinaria, in scadenza il prossimo 31 maggio, e di attivare la procedura di mobilità per tutti quei lavoratori che non saranno ricollocati nel sito di Lallio.

Di fronte alla possibilità di esuberi che vanno da un minimo di 20 persone a un massimo di 50 (nel caso nessuno accetti il prospettato trasferimento a Battipaglia per trenta lavoratori), le rappresentanze sindacali hanno manifestato il loro disappunto e hanno proposto l’apertura di una cassa integrazione straordinaria e di tutti i possibili ammortizzatori sociali per il ricollocamento di tutti i dipendenti. Inoltre i sindacalisti hanno espresso «la volontà di informare le istituzioni locali dei problemi dell’azienda»

(17/04/2008)

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