Cartiere Pigna, nuovo incontro
Si chiedono «garanzie occupazionali»

Un incontro durato due ore abbondanti, in cui la Cartiere Paolo Pigna ha presentato il piano industriale ai sindacati.

Questo mentre davanti alla sede di Confindustria Bergamo - in cui era in corso il faccia a faccia tra le parti - un gruppo di lavoratori dell’azienda di Alzano Lombardo era raccolto in presidio. Con il presidente della Provincia Matteo Rossi presente all’iniziativa per portare la propria solidarietà ai lavoratori.

I sindacati concordano sul fatto che nel piano (presentato al Tribunale di Bergamo settimana scorsa, in attesa del pronunciamento di via Borfuro sull’ammissione o meno dell’azienda al concordato) manca un elemento fondamentale: «Il dato occupazionale», come sottolinea Paolo Turani, segretario generale della Slc-Cgil. «Anche con alcuni dettagli a livello industriale - spiega Turani - ciò che chiediamo a questo punto è un incontro con l’amministratore unico di Pigna Giorgio Jannone. Domani (oggi per chi legge, ndr) c’è un altro tema importante da affrontare: un preaccordo sulla cassa integrazione straordinaria e sul suo anticipo. Perché se non sarà anticipata, il rischio è che i lavoratori restino sei mesi senza reddito».

A questo proposito il presidente Rossi ha detto di essersi impegnato perché «i parlamentari bergamaschi presentino un’interpellanza sulla questione». A gennaio «convocherò un incontro con il commissario giudiziale e un referente dell’Inps».

Dal canto suo Bruno Locatelli, segretario generale della Uilcom-Uil, afferma: «Quello che preme è capire che futuro avrà l’azienda e dove sta il sostegno finanziario. Il grande punto interrogativo, poi, è l’organico che si definirà». E Luca Legramanti, numero uno della Fistel-Cisl, mette l’accento sulla questione cassa: «Per noi è fondamentale l’anticipo dell’ammortizzatore. Nel piano, tra l’altro, non si fa nessun cenno a eventuali esuberi e serve capire cosa succederà». Ma per il momento la palla è nelle mani del Tribunale.

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