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«Ecco come scrivere il curriculum»

«La sincerità è essenziale: un candidato deve proporsi per quello che è». È il primo consiglio che Veronica Meloni, responsabile selezione Italia di Abb, dà ai giovani nella prima puntata della serie «Rampa di lancio» dedicata a curriculum e colloqui di lavoro.

«Di opportunità per entrare nel mondo del lavoro, Abb ne offre molte: solo nella prima metà del 2015 abbiamo assunto in Italia circa un’ottantina di profili impiegatizi. Ma per lavorare con noi, servono caratteristiche ben precise: una spiccata formazione tecnica e una buona padronanza della lingua inglese, ormai indispensabile».

Veronica Meloni, talent acquisition manager (direttore acquisizione talenti) per l’Italia della multinazionale che si occupa di tecnologie per l’energia e l’automazione, riceve e valuta ogni settimana quasi 800 curriculum vitae: «Per decidere se vale la pena leggerli fino in fondo, bastano pochi secondi: un’occhiata veloce a titolo di studio, lingue straniere ed esperienze, ci fanno capire se il candidato ha il profilo che stiamo cercando. Se è così, inizia una valutazione approfondita del suo cv».

Ecco perché il documento con cui ci si presenta a un’azienda come Abb (5.800 dipendenti in tutta Italia; 140 mila nel mondo; 1.400 tra Dalmine e Bergamo) deve essere prima di tutto «vero»: «La sincerità è essenziale: un candidato deve proporsi per quello che è, senza nessun tipo di inganno. Se in sede di colloquio scopriamo che quanto riportato nel cv non corrisponde a realtà, ogni possibilità di entrare in Abb decade: integrity (integrità) e compliance (conformità) sono parole chiave all’interno della nostra organizzazione». La responsabile della selezione del personale di Abb Spa Italia insomma non dà scampo, tanto meno sulla conoscenza dell’inglese: «Sono finiti i tempi in cui si diceva “lo imparerò in azienda”. Ormai al nostro interno tutte le comunicazioni vengono scambiate in inglese e saperlo parlare, scrivere e capire è dato per scontato».

Tanto rigore serve a effettuare la primissima scrematura tra chi decide di candidarsi per un posto di lavoro in Abb: «Le posizioni aperte vengono giornalmente aggiornate sul nostro sito Internet, oppure sfruttiamo gli spazi che ci vengono messi a disposizione dai siti web di università qualificate come il Politecnico di Milano». Per una realtà fortemente orientata alla tecnologia, i profili maggiormente ricercati sono quelli ingegneristici: elettrici, gestionali, meccanici, informatici ed elettronici. Per tutti i neo-laureati l’iter di selezione è il medesimo: «Ogni settimana nella nostra sede di Dalmine – aggiunge Meloni – organizziamo due sessioni di assessment (valutazione) per valutare laureandi o neo-laureati (che, per essere chiamati, devono prima superare un test on line di lingua inglese, ndr). Il primo step di queste sessioni è un colloquio individuale; il passo successivo è l’illustrazione, ovviamente in inglese, di un caso aziendale scelto da noi; il terzo passaggio è una discussione di gruppo in cui osserviamo i candidati interagire tra loro e li valutiamo in base al nostro modello delle competenze».

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