Confindustria, assemblea generale
Diretta streaming da Sant’Agostino

La relazione che lega l’innovazione del sistema manifatturiero delle imprese bergamasche allo sviluppo e alla crescita del territorio della provincia è al centro dell’assemblea generale di Confindustria Bergamo, in programma nel pomeriggio di lunedì 5 ottobre all’ex chiesa di Sant’Agostino, in Città Alta, ora divenuta nuova aula magna dell’Università di Bergamo.

A fare gli onori di casa il presidente Ercole Galizzi, mentre i lavori saranno chiusi da Giorgio Squinzi, presidente nazionale di Confindustria. L’organizzazione imprenditoriale bergamasca vuole specializzarsi nell’accompagnamento delle imprese sulle frontiere della tecnologia, dell’internazionalizzazione e delle nuove produzioni. Concetto esemplificato dal titolo dell’assemblea («Il futuro cresce dentro le nostre imprese: affrontiamolo»), durante la quale autorevoli esperti si confronteranno sui temi dell’innovazione e del cambiamento.

Studi e ricerche, recentemente presentati da Confindustria Bergamo, dimostrano quanto l’industria manifatturiera sia stata e continui ad essere l’elemento forte e centrale per la tenuta del sistema economico e territoriale bergamasco. Bergamo è la seconda provincia industriale d’Europa e rappresenta il più grande distretto metalmeccanico d’Italia.

Secondo l’organizzazione di Via Camozzi, i timidi segnali di ripresa confermano che il processo per la modernizzazione del Paese è in atto, ma sono stati compiuti solo i primi passi, molto resta da fare in tema di rilancio industriale, detassazione, semplificazione. Indulgere a facili ottimismi sarebbe fuorviante. Lo scenario internazionale è complesso e l’industria italiana sconta gravi ritardi nella ricerca scientifica di base e carenze in quella applicata. Dislivelli che devono essere superati con rapidità se si vuole rimanere competitivi.

In tema di competitività, occorre sottolineare che le industrie bergamasche sono autorevolmente presenti in tutte le attività manifatturiere che nel tempo hanno favorito la creazione di catene del valore ben più articolate di quelle presenti negli altri Paesi industrializzati con cui il nostro sistema compete: è questa una delle ragioni che spiega il più elevato tasso di sopravvivenza alla crisi delle aziende a Bergamo. Confindustria Bergamo dal 2014 ha strutturato un’area di presidio su questi temi, con l’obiettivo di accompagnare e stimolare le imprese nei processi di internazionalizzazione e più in generale di sviluppo del proprio business.

«Negli ultimi 7-8 anni sono avvenuti cambiamenti profondi nell’economia mondiale – ha sostenuto nei giorni scorsi il presidente Ercole Galizzi, in occasione della presentazione dell’assemblea generale del 5 ottobre prossimo -. Non dobbiamo inseguire la fine della crisi perché nulla tornerà come prima, ma cercare di capire il nuovo che si sta affacciando. L’Italia in questa fase sta conoscendo una crescita timida ma che si sta consolidando. E i dati su Bergamo dicono che il trend è positivo».

Per affrontare i cambiamenti strutturali e culturali, che il futuro prospetta, secondo l’organizzazione imprenditoriale è necessario un accompagnamento dei processi innovativi obbligatoriamente legati allo sviluppo del capitale umano, al rilancio dell’imprenditività e della capacità di industrializzare nuovi prodotti. Le attività dell’area Education di Confindustria Bergamo muovono in questa direzione e sono orientate a supportare aziende, scuole e Università nel processo di cambiamento e trasformazione in corso.

È attesa una stagione di importanti realizzazioni per accrescere la capacità del sistema industriale bergamasco di produrre valore. Per arrivare a questo, per Via Camozzi è necessario abbandonare una certa cultura rivolta al passato, incapace di guardare avanti e cogliere le opportunità del futuro. Per Confindustria Bergamo il prossimo biennio rappresenta un’occasione storica, una svolta nell’organizzazione operativa e funzionale della struttura, che impegnerà tutti contestualmente al lavoro per realizzazione della nuova sede, un luogo pensato e progettato per essere aperto e accogliere i funzionari dell’associazione, gli imprenditori, ma anche la cittadinanza nella sua eterogeneità, laddove avrà progetti e iniziative affini da condividere in un luogo innovativo e stimolante.

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